E’ la mia prima Marcia…Ho distribuito volantini insieme ai miei amici di S.O.S. Missionario di S. Benedetto del Tronto


Uno dei 200.000


E’ la mia prima Marcia ma… non ho marciato. Ho distribuito volantini, insieme ai miei amici di S.O.S. Missionario di S. Benedetto del Tronto (AP) invitando i marciatori a lasciare il loro segno x la pace: un messaggio, una proposta, un impegno … su un lungo telo appeso in località Ospedalicchio. Avevamo calcolato che i […]


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E’ la mia prima Marcia...Ho distribuito volantini insieme ai miei amici di S.O.S. Missionario di S. Benedetto del Tronto

E’ la mia prima Marcia ma… non ho marciato. Ho distribuito volantini, insieme ai miei amici di S.O.S. Missionario di S. Benedetto del Tronto (AP) invitando i marciatori a lasciare il loro segno x la pace: un messaggio, una proposta, un impegno … su un lungo telo appeso in località Ospedalicchio.
Avevamo calcolato che i marciatori arrivassero sul posto non prima di mezzogiorno, invece già alle 9 del mattino c’erano  persone in cammino, prima isolate poi sempre più numerose, a gruppi, a grandi  gruppi, molto prima della Testa della marcia. Quanta gente! Gli ultimi gruppi sono passati da lì dopo le 14! Stavo lì, con il mio mazzo di volantini in braccio, cercando di raggiungere le mani di quante più persone potevo invitandoli a fermarsi x lasciare un messaggio, guardavo i loro volti sorridenti, un  po’ stanchi (avevano già fatto più di metà del percorso) ringraziavano ed in tanti, tantissimi si sono fermati  x scrivere sul telo – 200 metri di stoffa strapieno di messaggi, poesie, acrostici,  disegni ma, anche solo di firme,  per dire io ci sono!
Il fiume di gente mi passava intorno. Erano tanti, diversi, associazioni, gruppi, cattolici e non, di estrazione ed impegno differente, tantissimi scout,   tante famiglie, rappresentanti di Enti Locali… Sfilavano pacifici, colorati, con tante bandiere e bandierone della pace…alcuni cantavano, suonavano… i monaci in preghiera…. Al centro dell’attenzione  la situazione Birmana ma anche l’Africa ed i suoi drammi, la Palestina, le basi militari, l’acqua bene comune e  tanto altro. Mi è tornato in mente un articolo letto sul sito perlapace.it, nei giorni precedenti: “Non importa quale sia il centro del tuo impegno sociale. Non importa se ti occupi di persone anziane, bambini, giovani, diversamente abili, immigrati, migranti, emarginati, minoranze e rifugiati. Non importa se ti occupi di povertà, sviluppo, guerre, pace, disarmo, informazione, acqua, discriminazioni, educazione, ambiente, criminalità organizzata, legalità, salute, partecipazione, democrazia, lavoro dignitoso: ci occupiamo tutti dei diritti umani e i diritti umani sono indivisibili, interconnessi e interdipendenti. “
Ho percepito esattamente questo, insieme, pur nella differenza, per una pace che si realizza nell’impegno quotidiano perché crediamo che “un altro mondo è possibile” ed ognuno deve fare la sua parte.

Mariella

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