Si può parlare di “delusioni”? Il botta e risposta


La redazione


Pubblichiamo una riflessione di Annalisa, lettrice del sito www.perlapace.it e la risposta che le abbiamo inviato. Rispondi anche tu al sondaggio in alto a destra!


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Si può parlare di “delusioni”? Il botta e risposta

Ho appena letto dal vostro sito gli articoli "il pacifista e il generale" e… sono sconvolta. I militari con furbizia si sono insinuati anche nella marcia per la pace, è pazzesco. Vivo a Vicenza e con frustrante impotenza vedo giorno dopo giorno il nascere di una nuova base militare statunitense e che sarà la base USA più grande d'Europa. E' nato un movimento contro questa presenza, un movimento che lotta da ben quattro anni. Io, e giustamente parlo per me, ho imparato a conoscere inganni e falsità della politica e l'uso che i politici fanno delle forze militari per cui la presenza del generale Camporini la trovo alquanto offensiva allo spirito pacifista. Delusa rinuncio a partecipare alla marcia Perugia Assisi, me ne sto a casa a occupare meglio il mio tempo.  Annalisa Marconato

Cara Annalisa,

devi venire. Per costruire la pace abbiamo bisogno anche del tuo prezioso contributo.
Aldo Capitini, quando organizzò la prima Perugia-Assisi nel 1961, disse che l’aveva fatto perché voleva parlare di nonviolenza a chi la nonviolenza non sapeva neanche cosa fosse. Parlando con il generale Camporini,l’altro giorno, noi, non abbiamo voluto fare nulla di diverso. Abbiamo parlato lo stesso linguaggio. Gli abbiamo chiesto di smettere di fare la guerra e di ridurre le spese e le pretese militari. Non lo abbiamo convinto. Ma ci siamo parlati. Come chiediamo di fare agli israeliani e ai palestinesi. Da fronti diversi, possiamo anche dire contrapposti. Ma il dialogo, quando è sincero, non è mai tempo sprecato.
Ne possiamo parlare ancora, … se vorrai. Ora devo scappare perché stanno iniziando i lavori del Forum della Pace…
Ti lascio però con una riflessione che mi ha appena mandato Tonio dell’Olio.
Spero davvero d’incontrarti a Perugia, domenica prossima, alle ore 9.00 ai giardini del frontone.
Buona giornata, Flavio Lotti

***

Mosaico dei giorni
Da Perugia ad Assisi
Tonio Dell'Olio
 
Migliaia di passi nella stessa direzione. Piedi, corpi, menti e anime
in movimento. In movimento. Per un’autentica e profonda conversione
ecologica dell’universo. Per dire che i soldi per gli armamenti sono
sottratti alle politiche di sicurezza e che la guerra è la parola più
anacronistica, più fuori dalla storia e dalla testa delle gente. Che
invece ha bisogno di sicurezza sul lavoro e in famiglia. Ha bisogno di
scuole che educhino e di sanità che curi. Lo abbiamo detto qualche
giorno fa anche al capo di Stato Maggiore delle Difesa. Senza sconti e
senza diluizioni diplomatiche. Un cammino da Perugia ad Assisi per
chiedere che non vi sia più angolo sperduto del mondo in cui i diritti
umani non sono legge. Un’agenda della politica dettata da un popolo in
cammino e non dalle opportunità delle strategie e degli schieramenti,
dal calcolo delle convenienze e dei privilegi. Una marcia con i piedi
in Umbria e il cuore in Birmania, Iran, Colombia, Congo, Afganistan…
Fratelli d’Italia. Ma anche sorelle. Fratelli del mondo. Un mondo di
volti. Un mare di storie che vogliamo guardare col periscopio delle
vittime. La violenza ha sempre lo stesso colore. Mafiosa,
imperialista, economica, terroristica, bellica. Il sangue ha sempre lo
stesso colore. Ma anche la speranza che proviamo a costruire insieme.
Nello stesso cammino. Da Perugia ad Assisi.

13 maggio 2010

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