Domani 25 marzo “Rai per una notte”


La redazione


L’appello di Articolo21, Libera Informazione, Tavola della pace: “Una puntata che speriamo sia l’inizio di una lunga serie di programmi sui temi oscurati”. Partecipa anche tu!


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Domani 25 marzo "Rai per una notte"

Non solo ci saremo il prossimo 25 marzo al Paladozza di Bologna per partecipare alla grande giornata contro l'oscuramento e i bavagli, ma abbiamo anche deciso di chiedere a tutti i nostri associati, a quanti animano un blog, un sito, un giornale, una radio, una web tv di mettersi a disposizione e di ritrasmettere in tutti i modi possibili la trasmissione curata da Michele Santoro e dalla squadra di Anno Zero.

Laddove sarà possibile promuoveremo anche la visione collettiva del programma nelle piazze, nei teatri, nei cinema. Questo grande evento deve diventare una autentica festa della libertà aperta chiunque voglia partecipare e portare un contributo contro ogni forma di oscurità e di oscurantismo. Allo stesso modo facciamo nostro l'appello per la sottoscrizione popolare perchè il contributo volontario di ciascuno di noi rappresenta la migliore assicurazione contro qualsiasi forma di inquinamento.

Ci piacerebbe infine, che questo numero zero di Rai per una notte potesse presto trasformarsi nel numero uno di un programma dedicato ai tanti soggetti sociali e ai tanti temi oscurati, con o senza intercettazioni telefoniche.

* Giuseppe Giulietti
  Flavio Lotti
  Roberto Morrione

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A BOLOGNA E IN STREAMING IN TUTTA ITALIA
Rai per una notte
Santoro: sarà il primo sciopero bianco degli abbonati Rai

Di Norma Ferrara, LiberaInformazione, 22 marzo 2010

"Ci hanno tolto un pezzo di libertà e noi andiamo a riprendercela". Così Carlo Verna, Usigrai, commenta la serata prevista a Bologna, prossimo 25 marzo, "Rai per una notte", in cui il Servizio pubblico tornerà a fare un servizio per il pubblico. Nel pomeriggio di oggi si è svolta a Roma la conferenza stampa che presenta l'iniziativa che porta su web una puntata speciale in cui giornalisti e cittadini  manifestano contro questo ennesimo "editto" che a distanza di 8 anni dal precedente, come dimostrano le intercettazioni telefoniche dell'inchiesta di Trani, ha portato ad un black out informativo in Rai.  Un silenzio imposto da un regolamento che ha portato alla mobilitazione di giornalisti e  cittadini. Principale animatore di questa notte di Rai on line, tutto il team che lavora con Michele Santoro, che ha messo in piedi questa iniziativa in meno di una settimana, sotto l'egida della Fnsi e Usigrai. La diretta tv sarà trasmessa su CurrentTv, Repubblica tv, Sky Tg24, Rainews24, Youdem tv. Diretta radiofonica su Radio popolare e Radio città futura. Diretta internet su Antefatto, Repubblica e Corriere, a partire dalle ore 21. La puntata costerà 130mila euro complessivi: ci lavoreranno gratuitamente un centinaio di persone e l'evento è stato reso possibile dal contributo volontario di 50mila sottoscrittori.

"Quello che vorrei fosse chiaro – dichiara Santoro alla conferenza stampa – è che non siamo di fronte ad un Santoro day; questa giornata è stata costruita e voluta da tutti coloro i quali non accettano di restare in silenzio di fronte ai fatti che sono accaduti in queste settimane e a questo regolamento che ha imposto, di conseguenza, lo stop a tutte le strasmissioni a contenuto politico nel periodo preelettorale.   "Hanno ragione – continua Santoro – quando ci dicono che siamo giornalisti schierati; lo siamo e siamo schierati sempre dalla stessa e unica parte: quella del cittadino e delle storie che gli altri non raccontano". E anche a Bologna, al PalaDozza, la puntata sarà dedicata a tutta l'informazione che è stata spenta ma anche ai fatti emersi nell'inchiesta di Trani e che "nessuno ha raccontato ancora a pieno". Questo è inoltre – conclude Santoro – il primo vero sciopero bianco degli abbonati Rai.

"I fatti emersi dalle indagini di Trani  – dichiara Travaglio – sono il più grave attentato alla libertà d'informazione degli ultimi anni, non solo in Italia, ma in Europa. Però c'è un dato positivo: anni fa, quando ci fu l'editto bulgaro contro Biagi, Luttazzi, Santoro, del quale in questi giorni ricorre l'ottavo anniversario, quella battaglia venne condotta in solitudine. Oggi non è stato così. Quando il Tg1, così come aveva fatto per la sentenza Andreotti, sul Caso Mills, parla di assoluzione in luogo di prescrizione – prosegue Travaglio –  i cittadini si sono fatti subito sentire. Da Facebook, ad una raccolta di firme, alla notizia su molti quotidiani, hanno chiesto che il direttore del Tg1 desse la rettifica di questa notizia falsa. Questo è un fattore importante, i cittadini questa volta sono stati fra i primi a ribellarsi a questi fatti e le nuove tecnologie sono diventate lo strumento più forte per "sbugiardare".

E' il vignettista Vauro a traghettare con pungente ironia sui fatti di Trani e sul Governo, e passare la parola all'Usigrai, Carlo Verna e alla Federazione nazionale della Stampa, Roberto Natale.  "La vera domanda – dichiara Verna dell'Usigrai – è come si è arrivata a tutto questo? Quello che accadrà giovedi sera a Bologna è chiaro: ci hanno preso un pezzo di libertà e ce noi ce lo andiamo a riconquistare". "Un saluto particolare – esordisce Roberto Natale, della Fnsi –  vorrei rivolgerlo al direttore de il "Fatto", Antonio Padellaro, presente in sala, perchè di fronte ad un'inchiesta resa nota dal quotidiano da lui diretto, nessun giornalista del Servizio pubblico è andatoa sentire i giornalisti che hanno dato in anteprima la notizia di rilevante interesse per la stessa Rai; nei loro confronti invece, tutt'altro meccanismo contrario si è messo in atto". "Quello che è accaduto in queste settimane nei rapporti fra politica e informazione – prosegue Natale –  è solo un esempio di quello che accadrà con il ddl intercettazioni in approvazione, dopo le elezioni. Il tentativo di imbavagliare l'informazione e limitare le indagini è evidente".  Senza le intercettazioni, di questo grosso scandalo sul Servizio Pubblico non avremmo saputo niente, commenta Natale, ricordando il testo di legge che limiterà l'uso di questo prezioso strumento investigativo.

La Fnsi considera (come ha detto anche Franco Siddi che ha moderato la conferenza stampa di oggi) precisa che tutti i giornalisti che vi prenderanno parte saranno sotto la tutela sindacale. "Ci sentiamo di dire – chiude Natale – che chi vuole imbavagliarci questa volta è arrivato tardi, perchè non ha fatto i conti con la tecnologia e la rabbia di tutti quelli che non ci stanno rimanere in silenzio come  giornalisti, e a subire una informzione mancante, come cittadini". 

Dopo il 3 ottobre, grande manifestazione per la libertà di stampa nel Paese, il 25 marzo, continua questa centrale battaglia per un'informazione libera, indipendente e che rappresenti il Paese reale e le storie non raccontate. 

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Diritto ad informare ed essere informati
Verna, Usigrai: non ci sorprende atteggiamento Tg1 su Giornata contro le mafie a Milano

Di Norma Ferrara, LiberaInformazione, 22 marzo 2010

"Rai per una notte" sarà il momento in cui quel pezzo di libertà che è stata tolta, sarà rimessa al proprio posto – dichiara Carlo Verna, dell'Usigrai", presente alla conferenza stampa di oggi a Roma. Si tratterà di una trasmissione aperta a tutti, e soprattutto, che tutti potranno diffondere attraverso la rete, in streaming, sui propri siti internet, ci spiega Verna. "E' una iniziativa che è appoggiata soprattutto dal sindacato, Fnsi e Usigrai e non potrebbe essere altrimenti perchè ha leso i diritti di colleghi giornalisti. Quella di Bologna sarà soprattutto – precisa Verna –  una serata per la Rai, per il diritto dei giornalisti ad informare, ma anche per quello dei cittadini ad essere informati".

Un diritto già messo al centro dell'inziativa del 3 ottobre scorso, oggi viene rivendicato nuovamente il 25 marzo a  Bologna. Nel frattempo, come sottolinea oggi il presidente della Fnsi e anche lo stesso Carlo Verna, le condizioni dell'informazione sono nettamente peggiorate. L'inchiesta di Trani ha portato a galla quello che in molti già sospettavano da tempo, tirando in ballo grosse responsabilità da parte della politica, dell'Agcom e della stessa Rai.

Un Servizio pubblico già dimezzato nelle sue funzioni, come hanno sottolineato più volte i telespettatori che sulla Rete hanno denunciato molte omissioni, e disattenzioni, nella prima testata giornatlistica della RAi, ovvero il Tg1.  Sabato scorso, in occasione della XV Giornata della Memoria e dell'Impegno, come ha sottolineato con forza in una nota il presidente di Libera Informazione, Roberto Morrione, il Servizio pubblico ha tradito nuovamente la sua missione, non dedicando l'attenzione che avrebbe meritato piazza Duomo stracolma di 150 mila persone giunte da tutta Italia, per dire il loro "no alle mafie" e ricordare le vittime della violenza criminale. A tal proposito Carlo Verna commenta: "purtroppo non c'è da meravigliarsi, noi più volte abbiamo denunciato questo tipo di atteggiamento del Tg1, l'abbiamo detto in tutti i modi. Lo abbiamo fatto soprattutto in difesa dei telespettatori e di chi invece in quel Tg, svolge quotidianamente un servizio pubblico".

"All'indomani della rivolta degli orchestrali a Sanremo, – commenta Verna –  dissi ai colleghi che in quella testata fanno seriamente il proprio lavoro: spero che un giorno anche i menabò (la scaletta del telegiornale, ndr) del Tg1 vengano appallottolati come gli spartiti degli orchestrali sul palco del Festival. "Abbiamo un giudizio estremamente critico – in relazione a quello che è accaduto sabato, come a tutta la gestione del primo Tg della rete Rai ma non dimentichiamo che quella è ancora una testata in cui ci sono tanti colleghi, pronti a difendere e riprendersi la libertà di informare".

 

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