Obbligo di salvataggio in mare, per il PE non bastano le linee guida di Frontex


Redattore Sociale


La commissione parlamentare Libertà civili vuole che sia sancito per legge e non soltanto dalle linee guida elaborate dall’agenzia Frontex. Il PE potrebbe quindi porre il veto alla proposta.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Obbligo di salvataggio in mare, per il PE non bastano le linee guida di Frontex

BRUXELLES – Il Parlamento europeo potrebbe porre il veto questo giovedì alla proposta di una serie di linee guida in materia di sorveglianza delle frontiere marittime dell'Unione europea elaborate dall'agenzia Frontex. La commissione parlamentare Libertà civili (Libe) vuole infatti che gli obblighi di ricerca e salvataggio in mare vengano sanciti per legge e non soltanto elencati in delle linee guida. Per il relatore sulla proposta di Frontex, il socialista britannico Michael Cashman, era necessario non trovarsi – all’inizio della stagione degli sbarchi – “in una situazione come quella dell’anno scorso, in cui due Stati membri (Italia e Malta, Ndr) si sono rifiutati di trattare le potenziali richieste di asilo di migranti ritrovati in mare”. Per questo lui e il gruppo socialista avrebbero voluto l’adozione di queste linee guida piuttosto che non avere nulla: un parere condiviso anche dai rappresentanti del Consiglio (ovvero i governi Ue) e della Commissione europea presenti alla riunione della commissione parlamentare. Un auspicio che però è stato disilluso dal voto contrario della commissione Libe.

Infatti per i rappresentanti degli altri gruppi parlamentari, è necessario adottare un testo che abbia obblighi legali e che non si limiti a delle linee guida, cosicché gli Stati membri non potranno più sottrarsi ai loro obblighi di ricerca e salvataggio. Inoltre, sotteso al dilemma tra adottare linee guida o un testo legislativo, c’è anche una questione di equilibri istituzionali. "Se siamo d'accordo con quanto proposto, creeremo un precedente", ha detto il verde spagnolo Raul Romeva, sottolineando che il servizio giuridico del Parlamento ritiene che la Commissione europea abbia abusato dei suoi poteri proponendo tale atto. Un voto del Pe che sancisse questo ‘abuso’ della Commissione avrebbe potuto indebolire il ruolo dell’assemblea nel dibattito su immigrazione e diritti. Il Parlamento europeo ha infatti ripetutamente chiesto un maggior controllo parlamentare sulle attività di Frontex, criticata per procedure spesso abusive nei confronti dei migranti. Secondo Rui Tavares, della sinistra portoghese, "abbiamo bisogno di passare alla procedura di co-decisione”, che darebbe al Pe poteri legislativi pari ai governi.

Fonte: Redattore Sociale

22 marzo 2010

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento