C’ero anch’io


Uno dei 200.000


Gentile redazione, con piacere invio le mie impressioni vissute nella partecipazione alla grande marcia per la pace. Sono venuto da Benevento, con altri amici delle ACLI,convinto di unirmi al popolo della pace, nonostante le minacce del tempo meteorologico! La partecipazione è costata un pò di sacrificio per aver trascorso una notte in viaggio, partecipare con […]


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Gentile redazione, con piacere invio le mie impressioni vissute nella partecipazione alla grande marcia per la pace. Sono venuto da Benevento, con altri amici delle ACLI,convinto di unirmi al popolo della pace, nonostante le minacce del tempo meteorologico! La partecipazione è costata un pò di sacrificio per aver trascorso una notte in viaggio, partecipare con impegno e convinzione e poi rientrare nella notte e stamane riprendere il mio lavoro di docente: una stanchezza fisica sentita, ma vissuta con la gioia nel cuore di parlare ( con la consapevolezza della coerenza) ai ragazzi
che sapevano dei miei propositi. Ho seguito con attenzione e come protagonista tutte le fasi della manifestazione che mi è sembrata imponente, anche se credo di un numero più basso di quello comunicato dalla stampa e televisioni. Davvero c'era il "popolo" colorato dell'umanità, così varia: tanta allegria, gioia di vita di tanti giovani,tuttavia, marciando insieme ai rappresentanti di nazioni in lotta per la democrazia,si avvertiva chiaramente in loro gioia, ma anche dolore.Un pò per mia abitudine, ma anche per "sentire" e gustare il senso della partecipazione ad un avvenimento così carico di umanità,dalle quasi ultime posizioni, dopo la presentazione delle Associazioni e dei discorsi introduttivi,ho accelerato il passo e ho marciato a tratti insieme ai tanti gruppi in rappresentanza dei vari enti ed associazioni fino a raggiungere le file iniziali. E' stata davvero una marcia in diretta e sul vivo, non vista di parte, ma in modo completo sulla propria "pelle": aver marciato, senza alcuna sosta, fino ad Assisi e aver incontrato e parlato con l'umanità e non aver visto "in poltrona" a casa alla tv è stata una esperienza davvero grande che mi ha riportato con la mente indietro agli anni universitari quando si marciava, anche se in pochi e solo giovani, per l'ideale di un cristianesimo da incarnare secondo le origini e non con le sovrastrutture politiche e di comodo( un pò vicino alle proposte di s. francesco). Una delle sensazioni di libertà che ho potuto provare è di aver letto i goirnali con più "distacco", rendendomi conto dell'importanza e della "potenza" dei mass-media,come espressioni di democrazia,ma ciò non toglie che vanno "sempre " letti con il giusto filtro e, quando ci sono occasioni straordinarie come la marcia di domenica, è meglio essre "protagonisti"che semplici spettatori di interpretazioni altrui! MI piacerà gustare la lettura di altre testimonianze….

A voi buon lavoro

Prof. Ubaldo Cuccillato

Benevento

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