Vicini ad Haiti
La redazione
La Tavola della pace esprime la sua solidarietà davanti a questa situazione incredibilmente grave ed invita tutti a sostenere la popolazione colpita, ecco come…
AIUTARE HAITI, ECCO COME:
Croce Rossa
Numero verde: 800.166.666
Donazione online: Causale “ Pro emergenza Haiti “ www.cri.it
Bonifico bancario: causale “ Pro emergenza Haiti” IBAN IT66-C0100503 3820 0000 0218020
Programma alimentare mondiale Onu
Posta : c/c 61559688 intestato a: Comitato Italiano per il PAM
IBAN IT45TO76 0103 200 0000 6155 9688
Banca: c/c 6250156783/83 Banca Intesa ag. 4848
ABI 03069 CAB 05196
IBAN IT39 S030 6905 1966 2501 5678 383
Donazioni online: www.wfp.org/it
Caritas Italiana:
C/C POSTALE N. 347013 – Causale: "Emergenza terremoto Haiti"
Oppure tramite bonifico:
UniCredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma – Iban: IT50 H030 0205 2060 0001 1063 119
Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)
Donazioni online: Caritas international http://www.caritas.org/activities/emergencies/HaitiAppeal.html
Save the Children:
Donazioni online con carta di credito (nessuna commissione): http://www.savethechildren.it/2003/donazioni/donazioni.asp?ERH=y
Oppure: C/C POSTALE n.43019207
Medici senza Frontiere
Con carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25
Con bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000
CC postale 87486007, intestato a Medici senza Frontiere inlus, causale: Terremoto Haiti
Online: http://www.medicisenzafrontiere.it/
Unicef
Donazioni online:
https://www.unicef.it/web/donazioni/index.php?c=OEHA&l=0001
Oppure: C/C postale 745.000 IBAN IT55 O050 1803 2000 0000 0505 010
Actionaid: Nelle prossime ore sarà attivato un servizio di SMS solidale
Donazioni con carta di credito al numero verde 800.13287
Versamento sul conto corrente postale n. 85593614, intestato ad AGIRE onlus, via Nizza 154, 00198 Roma, causale Emergenza Haiti
Bonifico bancario sul conto BPM – IBAN IT47 U 05584 03208 000000005856. Causale: Emergenza Haiti
Donazioni on line dal sito internet www.agire.it
Le Misericordie Italiane:
c/c 000005000036, MONTE DEI PASCHI DI SIENA SPA, Firenze Agenzia 6, IBAN: IT 03 Y 01030 02806 000005000036; oppure sul CONTO CORRENTE POSTALE N° 000021468509, Firenze Agenzia 29, IBAN: IT 67 Q 07601 02800 000021468509, entrambi intestati a “Confederazione Nazionale” con causale «PRO
HAITI».
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Haiti, le ong italiane attivano l’sms solidale
ROMA – Continua ad aggravarsi la stima delle vittime e dei danni provocati dalle 3 scosse di terremoto che hanno devastato Haiti nel corso della notte e le organizzazioni non governative riunite sotto il coordinamento di Agire – ActionAid, Amref, Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Gvc, Intersos, Save the Children, Terre des Hommes e Vis – sono già al lavoro. Le informazioni raccolte dagli operatori delle Ong di Agire presenti sul terreno parlano di una situazione incredibilmente grave. La capitale Port-Au-Prince è stata severamente colpita: le principali infrastrutture sono state danneggiate; sono stati interrotti i servizi di acqua, luce, telefono. I soccorritori faticano a raggiungere le zone più colpite, a causa delle macerie sulle strade e dell’interruzione di molte vie di comunicazione. Si stima che almeno 3 milioni di haitiani siano stati direttamente colpiti dal disastro.
Le organizzazioni di Agire hanno deciso il lancio di un appello congiunto di raccolta fondi per garantire i necessari soccorsi alle popolazioni colpite e sostenere le attività di emergenza delle Ong italiane. L’appello si inquadra all’interno di un coordinamento promosso con il Ministero degli Affari Esteri, per garantire una risposta coordinata del sistema-paese all’emergenza in corso nel rispetto dei diversi mandati ed ambiti di intervento. I fondi raccolti verranno destinati ai bisogni più urgenti: cibo, acqua potabile, medicinali, ripari temporanei. Ma la portata del disastro è così ampia da richiedere un intervento di assistenza e ricostruzione della durata di diversi mesi.
Nelle prossime ore sarà attivato l’sms solidale, per il momento è possibile offrire il proprio sostegno attraverso i seguenti canali: donazioni con carta di credito al numero verde 800.132870; versamento sul conto corrente postale n. 85593614, intestato ad Agire onlus, via Nizza 154, 00198 Roma, causale Emergenza Haiti. Bonifico bancario sul conto BPM – IBAN IT47 U 05584 03208 000000005856. Causale: Emergenza Haiti; donazioni on line dal sito internet www.agire.it
Fonte: Redattore Sociale
13 gennaio 2010
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Port-au-Prince non esiste più. L'apocalisse si è abbattuta su Haiti e sulla capitale del paese più povero dell'intero continente americano. I morti fatti dal terremoto che si è scatenato a partire dal tramonto di ieri si conteranno, forse, a centinaia di migliaia. Potrebbe essere la peggior tragedia della storia, superare persino i 230.000 dello tsunami di Santo Stefano 2004. Il presidente Obama ha chiesto al Pentagono di obilitare tutte le forze disponibili per portare aiuto. All'appello mancano decine di italiani.
Notte in strada, paura tsunami
Decine di migliaia di haitiani hanno passato la seconda notte consecutiva in strada, soprattutto nella devastata capitale Port-au-Prince, mentre i soccorsi sembrano rrancare: secondo testimoni, oltre 30 ore dopo il catastrofico terremoto che ha colpito l'isola, i cadaveri giacciono ancora nelle strade. Ad accrescere l'angoscia notturna, la notizia, infondata, di una allerta tsunami.
Italiani assenti
Intanto, resta alta la preoccupazione per gli italiani presenti sull'isola che mancano ancora all'appello. «Non abbiamo notizie positive nel senso che mancano all'appello alcune decine di persone», ha detto stamani il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ad Addis Abeba dove è in visita. «Ma – ha precisato – per fortuna neanche negative». Secondo la stampa locale, a Port-au-Prince decine di migliaia di persone si sono assiepate nella notte nelle strade, trovando riparo nei giardini pubblici. Quelli che circondano gli uffici del premier ed altri vicini al Palazzo presidenziale sono stati «letteralmente presi d'assalto», riferisce Haitipressnetwork. «Nella confusione attuale, questa situazione potrebbe durare per diversi giorni», nota il sito. Nella capitale i soccorsi sono scarsi: «Non è stata riattivata l'elettricità, sto twittando grazie alla connessione satellitare e ad un generatore elettrico – ha scritto poche ore fa da Haiti il corrispondente della Cnn Sanjay Gupta -. Sento colpi di arma da fuoco qui vicino. Non ho mai visto cose del genere prima. Anche se odio dirlo, sembra una situazione senza speranza. I cadaveri sono ancora nelle strade».
L'angoscia dei siopravvissuti
Ad accrescere l'angoscia dei sopravvissuti, la notizia infondata di una allerta tsunami: «Un mio amico mi ha chiamato poco fa dicendomi che l'acqua sta salendo. È vero?», ha scritto su Twitter Frederic Dupoux. Poche ore dopo la smentita: «Sono solo voci, la gente non capisce più cosa stia accadendo in realtà».
Gli aiuti
La macchina degli aiuti internazionali si è mossa, si inviano generi di prima necessità ma anche soccorritori, team medici e materiale per ospedali da campo, in primo luogo dal potente vicino statunitense ma anche da numerosi altri Paesi fra cui l'Italia. La Banca Mondiale ha annunciato lo sblocco di 100 milioni di dollari supplementari per Haiti. Molte celebrità americane si sono mobilitate, alcune contribuendo personalmente, altri con accorati appelli: Angelina Jolie e Brad Pitt hanno donato un milione di dollari. La Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha lanciato un appello per la raccolta di aiuti pari a 10 milioni di dollari (circa 6,8 milioni di euro) «in particolare per alloggi temporanei, approvvigionamento di acqua e di beni di prima necessità, cure mediche e sostegno psicologico». Donate «anche uno o due dollari», ha detto da parte sua l'ex presidente americano e inviato speciale dell'Onu per Haiti, Bill Clinton. «Tutti abbiamo letto le stesse informazioni, viste le stesse immagini (…). Ci sono ancora molte vittime sotto le macerie, molte persone sono in vita, occorre agire subito», ha aggiunto.
Fonte: l'Unità.it
14 gennaio 2010