IL SANGUE DELLA PACE
La redazione
Arci Como, Arci Xanadù e ProgettoMondo Mlal promuovono lo spettacolo IL SANGUE DELLA PACE Giovedì 6 novembre 2008 ore 21.00 Spazio Gloria – Arci Xanadù Via Varesina 72 Como IL SANGUE DELLA PACE Colombia: la nostra cocaina e il loro dolore regia di Claudio Canal La Colombia oggi: speranze e sofferenze, complicità e poteri, conflitti […]
Arci Como, Arci Xanadù e ProgettoMondo Mlal
promuovono lo spettacolo
IL SANGUE DELLA PACE
Giovedì 6 novembre 2008
ore 21.00
Spazio Gloria – Arci Xanadù
Via Varesina 72
Como
IL SANGUE DELLA PACE
Colombia: la nostra cocaina e il loro dolore
regia di Claudio Canal
La Colombia oggi: speranze e sofferenze, complicità e poteri, conflitti silenziosi e guerre sporche, vittime e carnefici. Componenti che convivono contraddittorie ed esplosive, portate in scena nella loro complessità.
Lo spettacolo firmato dal torinese Claudio Canal incrocia i meccanismi infernali di una storia quarantennale di militari, paramilitari, guerriglieri, terroristi, governi centrali e locali, che si scontrano in un "gioco" di forza che genera la piaga cruenta del narcotraffico, omicidi politici e sequestri di persona, la corruzione che mina una democrazia fragile, milioni di desplazados desplazados, i bambini perduti nella guerra.
Ma continuano a vivere l'impegno, la speranza e la forza di donne e uomini, associazioni e comunità che lavorano per la pace e la giustizia.
Necessariamente molteplici risultano anche le forme espressive: dalla recitazione vera e propria alla danza, dalla musica al mimo, alle immagini.
Lo spettacolo è proposto da ProgettoMondo Mlal in occasione della Maratona dei Diritti Umani promossa dal Tavolo della Pace, nell'ambito del Progetto Speranza Colombia, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo.
L'obiettivo è portare alla ribalta uno dei Paesi latinoamericani più dimenticati, dove di fatto si trascina da 40 anni una guerra a bassa intensità di cui nessuno sembra più preoccuparsi.
Chiuso il drammatico episodio del sequestro della Betancourt, la Colombia è tornata nell'ombra… Eppure il Paese e la sua gente sono
più vivi che mai!
E meritano la nostra attenzione e solidarietà.
