Nell’anno della crisi è cresciuto l’investimento nella finanza etica
Giorgio Beretta - unimondo.org
Mario Crosta, direttore generale di Banca Etica: "Con molto orgoglio possiamo dire di aver dimostrato che non solo la finanza etica funziona, ma è anche in grado di resistere alle tempeste finanziarie".
L’anno che sta per concludersi è stato denso di soddisfazioni per il Gruppo Banca Popolare Etica.
Nonostante la pesante crisi che ha messo a dura prova le economie di tutto il mondo, i finanziamenti accordati da Banca Etica nei primi 11 mesi dell’anno sono cresciuti di quasi il 25% rispetto alla fine del 2008 (raggiungendo i 535 milioni di euro); la raccolta di risparmio è cresciuta di circa il 6% mentre il patrimonio gestito affidato alla società di gestione del risparmio del Gruppo, Etica sgr, ha avuto un boom con un +35% – riporta un comunicato della Banca.
In 11 mesi il capitale sociale di Banca Etica è cresciuto del 14% (sfiorando i 26 milioni di euro conferiti da 33mila soci) e con esso la possibilità di erogare finanziamenti ai progetti di economia solidale e sostenibile che da sempre rappresentano l’obiettivo del primo istituto di credito italiano interamente ispirato ai principi della finanza etica.
"La nostra Banca ha festeggiato i suoi primi 10 anni nel pieno di una drammatica crisi economica" – dice Mario Crosta, direttore generale di Banca Etica. "Con molto orgoglio possiamo dire di aver dimostrato che non solo la finanza etica funziona, ma è anche in grado di resistere alle tempeste finanziarie e di proporsi come modello per ripensare le regole di una finanza che fin qui è stata accecata dall’ossessiva ricerca della massimizzazione dei profitti di breve periodo".
"Abbiamo anche dimostrato – continua Crosta – di poter svolgere un’importante funzione anti-ciclica, aumentando i finanziamenti proprio mentre nel Paese si lamenta il credit crunch. Se il sistema bancario nel suo insieme Dati ABI Monthly outlook dicembre 2009 registra per i prestiti al settore privato un + 1,7% tra novembre 2008 e novembre 2009 e un -1,6% per i prestiti destinati alle imprese, il nostro +25% risulta particolarmente significativo, così come significativo è il dato sulle sofferenze che l’Abi calcola all’1,92% per il sistema, mentre Banca Etica le contiene allo 0,6% a ulteriore dimostrazione di come i settori che noi finanziamo – cooperative sociali, associazioni, imprese sociali – siano in grado di coniugare affidabilità economica con iniziative imprenditoriali sostenibili e di inestimabile utilità sociale soprattutto in periodi di crisi come questo.
"Proprio le banche medio-piccole e esenti da attività speculative come la nostra stanno pagando un prezzo molto pesante per la crisi, ma non abbiamo permesso alle inevitabili difficoltà di bilancio di frenare il nostro slancio propulsivo a sostegno del Terzo Settore e delle imprese sociali". conclude Crosta.
Alessandra Viscovi, direttrice di Etica sgr, sottolinea che "l’anno che si sta concludendo rappresenta anche per Etica Sgr un punto di svolta importante: il patrimonio, che negli ultimi tre esercizi si era mantenuto stabile intorno ai 220 milioni di euro, ha ripreso a crescere con slancio (+81 milioni) in un momento difficilissimo di mercato. Una crescita che porta il patrimonio gestito a quota 310milioni con un +35% rispetto al 2008. I clienti nel corso del 2009 sono cresciuti del 25% circa, passando da 8.600 a 10.800". "Anche i fondi comuni di investimento Valori Responsabili a maggior componente azionaria hanno battuto i rispettivi benchmark di riferimento, ottenendo buone performance così come la linea Aequitas del fondo pensione aperto Penslpan Purifonds, gestita con la consulenza di Etica Sgr, ha ottenuto da inizio anno un rendimento pari a 8,5% sopra il benchmark".
Il presidente di Banca Etica ed Etica sgr, Fabio Salviato, evidenzia che "nel 2009 l’intero sistema Banca Etica ha anche consolidato la sua azione di tipo culturale: tramite la nostra Fondazione Culturale Responsabilità Etica abbiamo partecipato al gruppo di lavoro voluto dall’ONU sulla riforma della finanza mondiale e abbiamo intensificato le collaborazioni con le reti internazionali di finanza etica per promuovere un cambiamento che deve avvenire a livello globale. Stiamo promuovendo la nascita di un'Agenzia Nazionale per il Microcredito".
Ma soprattutto Salviato sottolinea come "il secco rifiuto di intercettare il ghiotto boccone dei capitali illeciti che stanno rientrando grazie allo scudo fiscale ha permesso a Banca Etica ed Etica sgr ribadire il messaggio su come si può fare finanza in modo trasparente e a sostegno di un’economia reale, giusta e pulita".
Non va inoltre dimenticato che Banca Etica ha aderito aderisce all’accordo siglato all’inizio di agosto dall’Abi sulla sospensione della quota capitale dei mutui a favore delle piccole e medie imprese, decidendo di estendere questa possibilità a tutta la clientela: cooperative sociali, associazioni, realtà del no profit. Come ha evidenziato una recente indagine promossa presso l'ABI da Banca Etica e dalla Caritas l'indebitamento derivante dai mutui per l’acquisto della casa e il credito al consumo stanno gravemente danneggiando una larga parte della popolazione, in particolare anziani e lavoratori precari, che si trovano ad affrontare un futuro incerto e senza garanzie.
Un anno soddisfacente anche per l'inaugurazione lo scorso settembre a Bologna della nuova filiale per l'Emilia Romagna e di quella a Napoli a sostegno della legalità e della cooperazione e per l'accordo con Ctm-Altromercato in favore del commercio equo.
Da non dimenticare l'attività di azionariato critico nei confronti di Eni e Enel promossa dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica per portare nelle assemblee dei due colossi energetici italiani le posizioni e le richieste della società civile e l'attività di denuncia dei piani dell'Eni nel Bacino del Congo di investire sullo sfruttamento delle sabbie bituminose e dell'olio di palma che rischiano di provocare danni irreversibili alla biodiversità, alle comunità locali e al clima.
Fonte: unimondo.it
23 Dicembre 2009