L’ Italia e i diritti umani


La redazione


In occasione dell’uscita del nuovo libro di Antonio Marchesi "Diritti umani e Nazioni Unite. Diritti, obblighi e garanzie",360° Sud e Amnesty International (gruppo Italia 105), in collaborazione con Traduttori per la pace, propongono un incontro su luci e ombre dell’impegno italiano per i diritti umani


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L’impegno italiano per i diritti umani è pieno di contraddizioni.

Da una parte, nel 2007, l’Italia promuove, con successo, un’iniziativa internazionale perché le Nazioni Unite invitino tutti gli Stati ad attuare una moratoria delle esecuzioni capitali; dall’altra, è dal 1987, anno della ratifica italiana della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, che non si riesce a introdurre nel sistema interno una norma che preveda il reato specifico di tortura.

Inoltre: nel 1998 il primo governo Prodi ospita la Conferenza Internazionale che adotta lo Statuto della Corte Penale Internazionale; dieci anni dopo il secondo governo Prodi non mostra alcun interesse a porre rimedio alla situazione che vede l’Italia, quasi unica in Europa, a non avere norme statali di attuazione dello Statuto di Roma.

Ancora: nel 2005, l’Italia respinge pubblicamente la tesi britannica che ritiene sufficienti le "assicurazioni diplomatiche" quale condizione per espellere persone verso Stati in cui è diffusa la tortura; nel 2007, di fronte a un ricorso contro la stessa Italia davanti alla Corte di Strasburgo, sostiene la tesi contraria.
Di queste e altre contraddizioni, e del modo per superarle, discuteranno insieme all’autore:

Mauro Palma, Presidente del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e Presidente onorario di Antigone;

Riccardo Noury, Portavoce della Sezione Italiana di Amnesty International;

Andrea Spila, Vice Presidente di Traduttori per la Pace.

Antonio Marchesi, autore del libro, professore associato di Diritto internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo

 

Per informazioni: comitatodirittiumani@libero.it

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