Mille palestinesi per Shalit. Nella lista anche Mr. Intifada
Umberto De Giovannangeli - L'Unità
I nomi che scottano nella lista dei detenuti palestinesi che Israele dovrebbe liberare in cambio di Shalit.
Sperano. Pregano.Non vogliono illudersi, Avila e Noam Shalit, ma le voci che si rincorrono in queste ore cruciali inducono ad un fondato ottimismo: il loro Gilad potrebbe finalmente tornare in libertà. Le trattative tra Israele e Hamas sono entrate nella stretta finale. Nel pomeriggio di ieri una delegazione del movimento integralista palestinese varca il confine di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, per recarsi al Cairo.Adattendere in serata i tre dirigenti di Hamas, guidati da Mahmudal- Zahar, è il capo dei servizi di sicurezza egiziani, il potente generale Omar Suleiman. Un unico punto all’ordine del giorno dell’incontro: la lista dei prigionieri palestinesi da liberare in cambio del soldato Shalit. Da Gerusalemme Netanyahu avverte: ««Non c'è ancora un accordo su uno scambio di prigionieri», dice il primo ministro israeliano ai deputati del suo partito, il Likud. «La questione – aggiunge – sarà decisa dal governo e ci sarà un dibattito alla Knesset».Malo stesso Netanyahu rivela che «gli sforzi per assicurare il rilascio di Gilad Shalit sono in corso senza interruzioni». Reduci da incontri con Hagai Hadas, un ex dirigente del Mossad (servizi di intelligence) incaricato dei contatti indiretti condotti in particolare al Cairo con Hamas, e con esponenti del governo, i genitori di Gilad Shalit, Noame Aviva, hanno daparte loro confermato l'estrema prudenza manifestata dalla famiglia sulla possibilità di sviluppi immediati. «Non possiamodire niente in questo momentoe non abbiamo nulla da aggiungere», dichiara Noam Shalit ai giornalisti dopo i colloqui. «Saremo felici di coinvolgervi nella nostra gioia se ce ne sarà motivo, ma per ora non mi sento rassicurato», puntualizza.
NOMI CHE SCOTTANO
Tutto sembra ruotare attorno ad alcuni nomi «eccellenti» che Hamas ha inserito nella lista dei prigionieri da liberare in cambio di Gilad Shalit. L’Unità è in grado di anticiparli. Nella lista figurano il leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina,AhmedSaadat; il capo di Fatah in Cisgiordania, Marwan Barghouti; sheikh Abdel Khaleq al Natsche e Ibrahim Hamad, membri di Hamas eletti nel Consiglio legislativo palestinese (Clp, il parlamento dei Territori); Yihya Sanwar, unodei capi delle Brigate Ezzedin al Qassam, il braccio armato di Hamas. Secondo l’agenzia online israeliana Ynet, che cita fonti vicine alla famiglia, la moglie di Barghouti, Fadwa, avrebbe già ricevuto una comunicazione formale sulla possibile liberazione imminente dell'ex leader dei Tanzim (milizia armata di Fatah). Confermata anche la presenza nella lista di Saadat. Le voci si rincorrono. La tv satellitare araba al Jazeera, che cita «fonti proprie», riferisce che «numerosi ostaggi palestinesi detenuti nelle carceri israeliane» sarebbero stati «radunati in tre prigioni dello Stato ebraico», per effettuare «lo scambio di prigionieri» tra Hamas e Israele che dovrebbe avvenire «subito dopo Eid al Adha», la festività religiosa musulmana del Sacrificio che inizia venerdì prossimo e termina il lunedì successivo. Le fonti dell'emittente qatariota hanno aggiunto che domenica prossima sarebbe prevista una riunione del governo israeliano per dire l'ultima parola sulla lista dei detenutida scarcerare in cambio della liberazione del suo soldato.
FUORI DALLA PALESTINA
Stando alla rete televisiva americana Fox News, in cambio del caporale Shalit, Israele sarebbe disposto a liberare 1.000 detenuti palestinesi fra cui 450 persone coinvolte in attentati. Sempre secondo l’emittente Usa, un ostacolo relativo a 70 nomi di questa lista sarebbe stato superato. Ma il sito web palestinese, Miftah, riferisce che i 70 detenuti che si sarebbero «macchiati di fatti di sangue » verrebbero «espatriati fuori dalla Palestina».
Fonte: l'Unità
24 novembre 2009