Fame: l’Africa ci chiede di cambiare


La redazione


Alla vigilia del vertice Fao, si è concluso ieri ad Ancona il Meeting internazionale “L’Europa con l’Africa”. Il problema non sono solo i soldi ma il modo in cui vengono spesi.


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Fame: l’Africa ci chiede di cambiare

“Il problema non sono solo i soldi. Il problema è che dobbiamo cambiare il modo di spenderli. L’Italia e l’Europa devono smettere di finanziare i governi e le elite corrotte e investire sui giovani e sulle donne dell’Africa.” E’ l’appello del  Meeting internazionale “L’Europa con l’Africa” che si è concluso ieri ad Ancona, alla vigilia del vertice Fao sull’alimentazione.
 
Le sofferenze di centinaia di milioni di africani, il dramma dell’emigrazione, lo sfruttamento delle risorse naturali, il cambio climatico sono stati al centro di tre giorni di un intenso lavoro che ha visto la partecipazione di un folto gruppo di personalità africane e di millecinquecento persone, amministratori locali, organizzazioni della società civile, studenti e insegnanti.
 
Tre le conclusioni principali.
 
Primo. Se vogliamo davvero vincere la sfida della fame dobbiamo cambiare radicalmente: gli aiuti, la cooperazione, il modo in cui guardiamo all’Africa e agli africani, le nostre relazioni politiche, sociali ed economiche. Prima dei nostri soldi, l’Africa chiede il nostro rispetto, il nostro ascolto e la nostra considerazione.
 
Secondo. La buona cooperazione passa per le nostre città, crea relazioni positive, produce risultati concreti a basso costo e ad alto valore umano. Basta con i progetti calati dall’alto. L’Italia e l’Europa hanno il dovere di investire le loro risorse nella cooperazione di comunità, una cooperazione centrata sulle donne e i giovani africani, sulla formazione di cittadini partecipi e responsabili, sulla ricerca di soluzioni africane e non d’importazione, sul rafforzamento della capacità di autogoverno delle comunità locali, sul coinvolgimento della diaspora africana.
 
Terzo. Dobbiamo affrontare insieme il dramma della fuga di tanti giovani e donne dall’Africa (a) andando alle radici dei problemi; (b) riconoscendo in ogni momento a ciascuno la dignità e i diritti innati; (c) lottando in Africa e in Europa contro la criminalità organizzata e accogliendo con umanità e giustizia coloro che chiedono asilo e rifugio.
 
Durante il Meeting ha preso avvio la campagna internazionale per assegnare il premio nobel per la pace alle donne africane.
 
Le numerose riflessioni e proposte emerse nel corso dei lavori saranno alla base dell’impegno per e con l’Africa che i promotori del Meeting intendono proseguire rafforzando la cooperazione tra gli enti locali, le ong e le organizzazioni della società civile.
 
Prossimo appuntamento: la Marcia per la pace Perugia-Assisi del 16 maggio 2010.
L’obiettivo è promuovere la partecipazione attiva degli africani che vivono tra di noi e valorizzare tutte le esperienze di accoglienza, integrazione e cooperazione di comunità tra Italia e Africa.
 
Il Meeting “L'Europa con l'Africa” è stato promosso da: Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Coordinamento nazionale degli Enti Locali per e con l’Africa, Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Ancona, ChiAma L’Africa, CIPSI e Tavola della Pace.
 
Perugia, 16 novembre 2009

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