Parte il 25 settembre la campagna anti-razzista


Articolo 21


La campagna antirazzista inizierà il 25 settembre con la giornata nazionale del “Clandestino Day” e si concluderà a Roma con la manifestazione generale del 17 ottobre.


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Parte il 25 settembre la campagna anti-razzista

IO NON RESPINGO

IO NON DENUNCIO

SIAMO TUTTI CLANDESTINI

 Queste sono le parole d’ordine che in tutta Italia unificano centinaia di gruppi, associazioni, giuristi, educatori, operatori socio-sanitari, sindacalisti, religiosi e semplici cittadini che si stanno battendo per nullificare gli effetti dei provvedimenti varati dal Governo, contenuti nei due ultimi “pacchetti sicurezza”

Le principali novità, insieme all’intera politica governativa in tema di immigrazione, delineano una società escludente, che tratta lo “straniero” solo come un problema ed alimenta odio sociale, con l’obiettivo di creare la guerra permanente tra poveri, ottenendo, come solo risultato pratico, cumuli di sofferenze, lutti ed emarginazione sociale.

1.       Si introduce il reato di clandestinità;

2.       Si aumentano gli oneri e i costi per ottenere e rinnovare il permesso di soggiorno

3.       Si allungano i tempi di permanenza nei C.P.T. da 60 a 180 giorni

4.       Sarà più difficile mandare soldi al proprio Paese di origine

5.       Non si potrà più dare alloggio ad un “clandestino”, se non rischiando pene da 6 mesi a 3 anni

6.       Aumentano le difficoltà per iscrivere i bambini all’anagrafe, a scuola e per tutti al libero accesso negli ospedali pubblici e ai servizi alla persona;

7.       Il diritto d’asilo è minato nelle sue fondamenta con la politica dei respingimenti in mare.

 

Come hanno sottolineato schiere di giuristi, molte delle norme adottate presentano vistosi profili di incostituzionalità, ledendo i diritti fondamentali dei cittadini migranti.

Ci sono stati continui ammonimenti da parte di organismi internazionali come l’ONU, l’UNHCR, Agenzia Internazionale per i Rifugiati, la Comunità Europea, l’Unicef    che hanno stigmatizzato il comportamento del governo italiano.

 

Ciò accade in un Paese che ha visto partire in un secolo, dal 1876 al 1976, 27 milioni di connazionali!

Le campagne di informazione che sostengono tali leggi e i conseguenti provvedimenti, sempre sull’onda dell’emotività e dell’emergenza, alimentano un clima di odio e diffidenza che sta permeando come una metastasi l’intero tessuto sociale e che sfocia sempre più in aggressioni, violenze e in un uso reiterato di un linguaggio becero e aggressivo verso il diverso e lo “straniero” assimilato al delinquente e al nemico da combattere.

Mostri da sbattere in prima pagina per sostenere ignobili campagne medianiche

Si fomenta la guerra tra gli ultimi e i penultimi della scala sociale

Ciò provoca enormi danni alla convivenza, al dialogo e al libero confronto, e nessuno di noi può ritenersi immune da queste perverse dinamiche.

Si criminalizzano intere etnie e gruppi sociali:i neri, gli slavi,gli immigrati, gli zingari, i barboni e i poveracci di qualsiasi genere: “feccia” sociale da escludere e marginalizzare.

L’immagine del popolo italiano, famoso per la sua ospitalità, tolleranza e solidarietà, negli ultimi anni non è più riconoscibile, oltraggiando così una storia millenaria, costruita con enorme sofferenza.

Italiani brava gente?

Il caso dal quale ha preso spunto la nostra denuncia contro il sito razzista (“ isernino” ?) è la spia preoccupante di questa degradante situazione. Organi di stampa locali hanno titolato a caratteri cubitali e amplificato messaggi fuorvianti e pericolosi. Si è fatta di tutt’erba un fascio mettendo all’indice un’intera comunità per comportamenti di singoli suoi componenti, stravolgendo il diritto e la ragione.

Pensiamo che le questioni e i problemi legati ai temi trattati debbano essere affrontati in modo radicalmente diverso da quello adottato fino ad oggi.

Ed è ciò che intendiamo affrontare con questa campagna contro il razzismo e la xenofobia

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