Lega Nord: “Immigrati clandestini, torturali! E’ legittima difesa”


Bruna Iacopino


Fa discutere lo slogan sul profilo facebook della Lega Nord di Merano. Tra gli oltre 430 amici del gruppo, anche Bossi e Cota. Interviene l’Osservatorio Antiplagio.


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Lega Nord: “Immigrati clandestini, torturali! E' legittima difesa”

Come si suol dire: tale padre, tale figlio. Dopo la cancellazione dalle pagine di Facebook del gioco “Rimabalza il clandestino” creato da Renzo Bossi, un'altra sorpresa arriva dallo stesso social network. La pagina Lega nord Mirano, con stemma leghista in evidenza, rivolge un “simpatico” invito ai suoi amici: “Immigrati clandestini, torturali! E' legittima difesa”… il punto è che tra i diversi iscritti al gruppo compaiono anche i nomi del Ministro alle riforme Umberto Bossi e del capogruppo alla Camera Cota. A rivelarlo, come successo recentemente per i gruppi pro-camorra, l'attento lavoro di Osservatorio Antiplagio che invia immediata denuncia al Ministero dell'Interno, polizia postale, guardia di finanza  e al presidente della Camera, Fini, il quale, anche ieri non ha esitato a smarcarsi da quelli che lui stesso ha definito proclami razzisti della Lega.
Il gruppo, com'è ovvio che sia si proclama fan di Roberto Maroni e mostra una certa sensibilità per il maltrattamento di cani, gatti e animali domestici indifesi. Come non condividere! L'importante è che siano animali nostrani…
Se non fosse per le cariche istituzionali ricoperte dai personaggi succitati, la notizia dell'esistenza di un simile gruppo non dovrebbe destare tuttavia particolare stupore.

La lega ha ottenuto la vittoria elettorale facendo della xenofobia il suo cavallo di battaglia, e ha continuato a sostenerla fino in fondo, fino all'approvazione della legge 733b che impone il reato di ingresso e soggiorno irregolare nel nostro paese, i respingimenti, le norme che impongono a medici e insegnanti di denunciare l'immigrato irregolare e che impediscono a un bambino nato su suolo italiano di essere “riconosciuto”.
Il partito che pubblicava manifesti inneggianti alle radici cristiane dell'Europa quando si paventava il rischio che anche la Turchia entrasse a farne parte, è lo stesso che in questi giorni tuona contro la Chiesa a causa delle pesanti critiche mosse al pacchetto sicurezza. E' lo stesso che vede schierati nelle sue fila personaggi come Gentilini, sotto inchiesta presso la Procura di Venezia per istigazione all'odio razziale, o del ben noto Borghezio, che nel marzo di quest'anno si era cimentato con lezioni di “fascismo” impartite al gruppo estremista francese UMP.
Che la Lega sia un partito razzista e xenofobo, insomma, non è di certo una novità, ad affermarlo era stato già nel 2001, lo stesso Consiglio d'Europa in un rapporto ufficiale aggiornato al 21 giugno dello stesso anno; al punto 73, si possono leggere una serie di accuse pesanti mosse non solo nei confronti della Lega ma anche rispetto alla coalizione di governo così realizzata. Leggi il resoconto sull'archivio del Corriere.
Cos'è cambiato dal 2001? Forse la Lega ha ammorbidito i toni, o piuttosto, com'è del resto evidente, li ha alzati?
Quello che è cambiato è che partiti xenofobi hanno ottenuto una buona percentuale di voti al parlamento europeo e che forze di estrema destra tendono a fare proseliti ormai ovunque. Quello che è cambiato è che la Lega al Governo detta a tutti gli effetti l'agenda politica, e che l'opinione pubblica, checchè se ne dica, non disapprova completamente.

Fonte: Articolo21

27 agosto 2009

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