Siamo in vacanza per la scuola, …ma non per la pace!


Giovani per la Pace


Appello di GPace ad intellettuali, governanti e uomini d’azione. I Giovani per la Pace vogliono "agire" e si rivolgono agli adulti per capire quali sono le mosse più opportune.


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Siamo in vacanza per la scuola, ...ma non per la pace!

«Vogliamo "fare", vogliamo "agire", vogliamo mettere in gioco il nostro entusiasmo, la nostra voglia di operare e tutte le nostre capacità nell'uso delle nuove tecnologie di comunicazione (web, mailing, social networks, etc), e vogliamo anche fare in fretta, per dare il nostro contributo affinché si possa mettere termine nel minor tempo possibile ad ogni forma di conflitto tra gli uomini e tra i popoli.
Diteci voi, che siete adulti, esperti, e che avete capito come va il mondo, quali sono, nelle nostre possibilità, le azioni più immediate e più efficaci da realizzare immediatamente per ottenere un qualsiasi risultato.»
 
Questo è l'appello, accorato e forte, che i 40 giovani di Repubblica Salentina, studenti creatori del movimento "GPace – Giovani per la Pace" (www.gpace.net), rivolgono agli intellettuali, ai pensatori, ai governanti, alle organizzazioni di pace e agli adulti in genere per avere una dritta sulle azioni concrete da intraprendere da oggi in poi.
Hanno iniziato il loro cammino a marzo scorso e in questi pochi mesi hanno agito d'impulso, seguendo esclusivamente la strada dettata dall'istinto, creando un sito insieme ad una presenza sulle maggiori piazze virtuali offerte da Internet (Facebook, Msn, Myspace, etc.), ed inviando e-mail e newsletters con lo scopo di sensibilizzare quante più persone possibile. Ora vogliono continuare ad andare avanti come un treno, anzi come una carovana che raccoglie e trasporta coscienze insieme ai concetti di solidarietà, tolleranza, apertura e rispetto reciproco.
Vogliono ampliare la loro azione, vogliono coinvolgere tutti i giovani, italiani e non, vogliono far sapere agli adulti come la pensano e vogliono che gli adulti li prendano in considerazione e, soprattutto, vogliono che gli adulti diano loro i consigli più opportuni. Cose concrete, tangibili e facilmente comprensibili (…come se parlassero a dei giovani), non suggerimenti aleatori come "bisogna fare sistema" o "bisogna impeganrsi a fondo".
 
Come ogni "appello" che si rispetti, ci auguriamo che riceva qualche risposta.

Fonte: www.gpace.net 

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