Immigrato respinto da Atm, il giudice: "L’azienda smetta di discriminare"
Corriere.it
Mohamed Hailoua vuole fare l’elettricista, ma glielo impediva il regio decreto del ’31. Parzialmente accolto il ricorso del 18enne marocchino. Salvini: sentenza aberrante, i giudici vadano in Marocco.
MILANO – Il Tribunale del lavoro di Milano ha parzialmente accolto il ricorso del marocchino Mohamed Hailoua, che lamentava di non poter essere assunto dall'Atm (Azienda di trasporti milanesi) a causa di un regio decreto del 1931 che prevede la cittadinanza italiana o europea per lavorare nel trasporto pubblico. L'immigrato aveva presentato reclamo contro l'ordinanza del Tribunale del Lavoro di Milano che aveva respinto un suo primo ricorso. Il collegio presieduto dal giudice Chiarina Sala ha dichiarato il «carattere discriminatorio» del comportamento dell'azienda, ordinando ad Atm «la rimozione della richiesta della cittadinanza tra i requisiti di selezione delle offerte di lavoro e delle proposte di assunzione, in moduli cartacei o telematici».
LA DISCRIMINAZIONE – Il tribunale di Milano ha stabilito che la permanenza del requisito di una determinata cittadinanza, ai fini dell'assunzione, «verrebbe ad assumere i connotati di una disparità di trattamento in senso diseguale e più svantaggioso per il "non cittadino"». I giudici hanno pertanto accolto le richieste del marocchino, salvo il risarcimento danni, e «accertato il carattere discriminatorio del comportamento di Atm Spa» hanno ordinato all'azienda «la cessazione del comportamento e la rimozione della richiesta della cittadinanza tra i requisiti di selezione delle offerte di lavoro e delle proposte di assunzione».
«SENTENZA ABERRANTE» – La decisione dei giudici di Milano non è stata accolta con favore dal capogruppo della Lega in Comune a Milano Matteo Salvini, che ha parlato di «sentenza aberrante». «È arrivata l'ora che questi giudici si trasferiscano in Marocco, dove potranno assaporare le virtù del sistema giudiziario marocchino» ha detto l'eurodeputato del Carroccio. «A Milano i mezzi pubblici dovranno essere guidati solo da cittadini italiani – ha aggiunto Salvini -. Chiamerò immediatamente Catania (presidente di Atm, ndr) perché Milano e i milanesi siano rispettati e tutelati e gli fornirò centinaia di curricula di aspiranti autisti lombardi».
IL TRIONFO – Sono invece «estremamente soddisfatti» per la decisione dei giudici i rappresentanti delle associazioni «Avvocati per niente onlus» e «Studi Giuridici sull’immigrazione». Già da mercoledì, sottolineano in una nota, «Atm è obbligata a modificare (anche sul sito Internet) i propri moduli di offerta di lavoro e i criteri di accesso alle selezioni». «Come associazioni promotrici dell’azione – continuano – siamo estremamente soddisfatti della decisione che rimuove un ostacolo ingiustificato e discriminatorio alla libertà di accesso al lavoro, venendo così incontro a esigenze di uguaglianza tra lavoratori e di efficienza del sistema economico. Restano così smentite le tesi di quanti pretendevano di fornire assurde giustificazioni a tali barriere, qualificando gli stranieri, per la sola loro qualità di non cittadini, come fonte di rischi per la sicurezza pubblica, con ciò fornendo sostegno a un clima di intolleranza che le nostre associazioni, così come molti cittadini, continueranno a contrastare».
Fonte: http://milano.corriere.it
21 luglio 2009 (ultima modifica: 22 luglio 2009)