Ma quanto ci costa il G8?
Andrea Pira - ilfattoquotidiano.it
"Il G8 costa più dell’intero bilancio che l’Italia dedica alla lotta contro la povertà" – denuncia Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace. "400 milioni di euro contro i miseri 321,8 milioni stanziati quest’anno dal governo italiano per lottare contro la morte per fame e la miseria nel mondo".
A colloquio con la stampa estera il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, l'ha definito un "G8 low cost". Sobrio e "solidale", perché il vertice degli otto grandi, che si terrà all'Aquila dall'8 al 10 luglio, sarà un’occasione per "rilanciare un territorio, fare stare i grandi vicino alla tragedia della gente comune". Tutto il contrario rispetto allo sfarzo e al lusso della Maddalena, sede originaria del G8, prima che il terremoto del 6 aprile in Abruzzo spingesse il governo a spostare il vertice all'Aquila. Ma, spulciando tra le cifre, i costi complessivi per organizzare l'evento appaiono eccessivi. "Il G8 costa più dell’intero bilancio che l’Italia dedica alla lotta contro la povertà" – denuncia Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace. "400 milioni di euro contro i miseri 321,8 milioni stanziati quest’anno dal governo italiano per lottare contro la morte per fame e la miseria nel mondo". Lotti analizza i numeri e precisa: "Abbiamo calcolato la spesa al minimo, non abbiamo voluto sparare cifre esorbitanti". I costi totali, presi in considerazione dalla Tavola della pace, comprendono sia le spese per l'adeguamento delle strutture alla Maddalena, sia i lavori svolti all'Aquila. Si parla di 209 milioni di euro per le opere di bonifica e adeguamento dell'Arsenale, la struttura della Marina militare che avrebbe dovuto ospitare il vertice, 50 milioni di euro spesi finora in Abruzzo, 35 milioni stanziati dal ministero degli esteri per le attività preparatorie del vertice e circa 85-90 milioni di euro spesi per la sicurezza dell'evento. Il sindacato di polizia parla di 87 milioni di euro contro i 113 previsti per La Maddalena. Non vengono prese in considerazione, anche perché sconosciute, le spese per l'organizzazione dei vertici tematici che si sono svolti in varie città italiane: dal G8 sull'ambiente di Siracusa all'incontro dei ministri degli esteri a Trieste. Il tutto per un totale di 379 milioni di euro. Ma le cifre variano e sembra non esserci un bilancio preciso e dettagliato. Dalla Protezione civile dicono che a far fede sono i numeri presentati da Bertolaso in occasione della conferenza stampa con i corrispondenti esteri del 23 giugno scorso. In quell'occasione il capo della Protezione civile confermava i 50 milioni di euro spesi per l'Abruzzo a fronte dei 320 utilizzati in Sardegna. E le stesse cifre appaiono sul sito ufficiale del vertice, alla voce “Tabelle spese opere G8 La Maddalena”. La spesa prevista era di 377 milioni di euro, ai quali vanno però sottratti 50 milioni, una riduzione, si legge nel documento, calcolata sulle indicazioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici "anche a seguito del trasferimento del G8 all'Aquila". Un trasferimento motivato con il risparmio di 220 milioni di euro da destinare alla ricostruzione delle zone terremotate. Ma si è trattato di vero risparmio? A dicembre 2008 tutti gli organi di stampa, dal Corriere della Sera al Giornaledella famiglia Berlusconi, riportavano la notizia: «Per la realizzazione del G8 a presidenza italiana, che si terrà in Sardegna sull’isola della Maddalena a inizio luglio 2009, verranno spesi 400 milioni di euro». Una cifra che aveva fatto gridare allo scandalo qualcuno, constatando che la cifra era tre volte le spese sostenute per organizzare il vertice di Genova nel 2001. Per ora, a conti fatti, per il G8 erano stati previsti 400 milioni di euro e 400 milioni di euro sono stati spesi.
Alla confusione sull'ammontare delle cifre si aggiunge la confusione sulla provenienza dei soldi. Sempre Flavio Lotti sottolinea che per organizzare il vertice in Sardegna sono stati stanziati fondi Fas, ovvero di sviluppo alle aree del Mezzogiorno, che sarebbero dovuti servire, ad esempio, all'allargamento della strada Olbia–Sassari, ma che sono stati in gran parte usati per i lavori all'Arsenale. Una struttura che in futuro dovrebbe ospitare "altri eventi internazionali", dei quali ben otto entro la fine del 2009. Altra ipotesi, potrebbe diventare un centro commerciale. Inoltre si chiede Lotti, perché l'evento è gestito dalla Protezione civile, i cui compiti dovrebbero essere altri? I bilanci fanno parte di quelli della Protezione civile o si parla di contabilità separata? E soprattutto chi pagherà il conto?
Articolo di Andrea Pira, Lettera22
Fonte: il Manifesto
3 luglio 2009