Domani è il "Noi non segnaliamo Day"


La redazione


Si dà il via domani alla mobilitazione nazionale con eventi e manifestazioni contro la segnalazione degli immigrati senza permesso di soggiorno che ricevono cure sanitarie.


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Domani è il "Noi non segnaliamo Day"

Roma, 17 marzo 2009 –   Medici senza Frontiere (MSF), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e Osservatorio Italiano di Salute Globale (OISG) invitano la società civile a partecipare  a eventi e manifestazioni in tutto il territorio nazionale contro il provvedimento di legge in discussione in questi giorni alla Camera, volto a sopprimere il divieto di segnalazione per gli immigrati irregolari che ricevono cure sanitarie.

Attraverso i Gruppi Immigrazione e Salute locali (GrIS), sono stati organizzati eventi in 20 città italiane (elenco aggiornato su www.simmweb.it).

A Roma, per il NOI NON SEGNALIAMO DAY , le associazioni promotrici organizzano dalle 9.30 alle 11.00 un presidio a piazza San Marco (lato piazza Venezia) e intervengono alla conferenza stampa con il vice Presidente della Regione Lazio Esterino Montino, prevista per le 1 2  presso la sala A della Direzione sanitaria dell’Ospedale S. Camillo. Hanno aderito all’iniziativa la Federazione Italiana degli Ordini dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri, l’Istituto Nazionale per la medicina delle migrazioni e lotta alla povertà, l’Associazione Medici stranieri, l’Ordine degli Psicologi.

Le organizzazioni promotrici del NOI NON SEGNALIAMO DAY sono allarmate perché il rischio di segnalazione e/o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria creerebbe nell’immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza in grado di ostacolarne l’accesso alle strutture sanitarie. Tutto ciò potrebbe determinare condizioni di salute particolarmente gravi per tali stranieri, soprattutto minori, donne in gravidanza e malati cronici, che tenderanno ad accedere ai servizi solo in situazioni di urgenza indifferibile, con conseguente aumento dei costi per il SSN, incentivando la nascita e la diffusione di percorsi e organizzazioni sanitarie “paralleli”, al di fuori dei sistemi di controllo e di verifica della sanità pubblica, con serie ripercussioni sulla salute collettiva. I ritardi negli interventi e la probabile irreperibilità dei destinatari di interventi di prevenzione provocherebbero, infatti, il rischio di diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili.

L’appello di MSF, SIMM, ASGI e OISG ai parlamentari affinché non cancellino il principio di ‘non segnalazione all’autorità’ degli stranieri privi di permesso di soggiorno che chiedono assistenza sanitaria ha raccolto, attraverso il sito www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it , più di 23mila sottoscrizioni, tra cui quelle di organizzazioni come la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (FNOMCeO), Federazione Nazionale Collegi Infermieri (IPASVI), Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche (FNCO), Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS).

MSF, SIMM, ASGI e OISG chiedono che venga mantenuto il principio di non segnalazione per evitare di porre barriere all’accesso delle persone straniere prive di permesso di soggiorno alle cure mediche e di condannarle ad una pericolosa marginalizzazione sanitaria.

Appuntamento a Roma dalle ore 9 alle 11 in piazza san Marco per un presidio e volantinaggio e alle ore 12, presso l’azienda Ospedaliera San Camillo, per la conferenza stampa.

Per informazioni :

Rolando Magnano, 329.9636533

Ombretta Scattoni, 338.9697663

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