A Napoli c’è il sole


Nando Dalla Chiesa


E’ arrivato il momento di lanciare l’appello: tutti a Napoli! Tutti a Napoli il 21 di marzo per festeggiare l’arrivo della primavera con Libera. Anche quest’anno. Sì, di nuovo Libera e Avviso Pubblico, con l’adesione di centinaia di associazioni e amministrazioni, organizzano la grande giornata della Memoria e dell’Impegno.


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A Napoli c'è il sole

E’ arrivato il momento di lanciare l’appello: tutti a Napoli! Tutti a Napoli il 21 di marzo per festeggiare l’arrivo della primavera con Libera. Anche quest’anno. Sì, di nuovo Libera e Avviso Pubblico, con l’adesione di centinaia di associazioni e amministrazioni, organizzano la grande giornata della Memoria e dell’Impegno. I blogghisti dovrebbero già saperlo, ma vale la pena ripeterlo. Il primo giorno di primavera è stato scelto da don Ciotti, tanto tempo fa, come il giorno ideale per ricordare insieme tutte le vittime della mafia e delle altre organizzazioni di stampo mafioso. Per leggerne tutti i nomi in pubblico, uno dopo l’altro, con le voci che cambiano, tirando fuori le vittime dall’oblio, dando a tutti pari dignità ed evitare che qualcuno senta il proprio abbandono davanti alla sola celebrazione degli anniversari più “importanti”. Un grande, sterminato lutto, ricordato in quell’atmosfera di speranza che il 21 marzo evoca inevitabilmente, specie se spunta il sole. Vedere tanti uomini e donne, anziani e giovani e giovanissimi, uniti da una stessa drammatica esperienza e però pure dall’idea che la giustizia sia possibile, significa -vi assicuro- vedere la stessa umanità in altro modo. E aiuta a dare un senso a quello che si fa: nelle scuole, nelle associazioni, amministrando, leggendo libri e scrivendo articoli, raccontando a chi non ha visto o addirittura non sa.

Quest’anno tutto ciò sarà a Napoli, il luogo simbolico di Gomorra, capitale di un impero sempre più capace di mescolare violenza e impresa e corruzione. E la sera del 19 sarà Casal di Principe, dove verrà ricordato (ecco un anniversario..) il quindicesimo dell’assassinio di don Peppino Diana, ucciso un mattino in sacrestia, l’unico caso in cui mafia o camorra o ‘ndrangheta abbiano osato tanto. Venite a Napoli il 21, dunque. Ci sono anche i treni e i pullman. Lo scorso anno a Bari eravamo in centomila e fu come vedere d’incanto il popolo del mio paese ideale.

Un paese non sfregiato da tante criminalità diverse, arroganti e feroci. Ieri ho letto quasi lo smarrimento negli occhi dei miei studenti quando ho parlato loro dei nuovi scenari mondiali, il traffico di esseri umani e la formazione di un immenso mercato del sesso e la riduzione in schiavitù. E me ne sono sentito indirettamente colpevole. Lunedì mi incaricherò di unire la giusta consapevolezza di quel che accade con l’altrettanto giusta speranza che tutto non sia già scritto al peggio. La legge (la buona legge) è sempre possibile. Nell’attesa di verificarlo ancora, non spacciamo come colpevoli degli innocenti, come nel caso dei due romeni a Roma. E, al contrario, non rendiamo innocenti per diritto divino o per pigrizia investigativa quelli che i reati li fanno davvero, dalla strada al parlamento. A Napoli, andiamo a Napoli per dirlo (e poi “a Napoli c’è il sole”, come diceva una bellissima Claudia Cardinale ai due carbonari in pericolo nella Roma papalina, in quel capolavoro che fu “Nell’anno del Signore”).

Fonte: www.nandodallachiesa.it

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