L’interculturalità sui banchi di scuola


Elisabetta Norzi


Il 28, 29 e 30 agosto a Porto Sant’Elpidio si discute dell’urgenza di ridefinire i programmi scolastici valorizzando l’apporto delle Ong. Partecipano il sottosegretario Letizia De Torre e funzionari del ministero della Pubblica istruzione.


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Tre giorni per discutere, insieme al sottosegretario Letizia De Torre e ai funzionari del ministero della Pubblica istruzione, dell’urgenza di ridefinire i programmi scolastici valorizzando l’apporto del non governativo. Si affronterà questo tema, il 28, 29 e 30 agosto a Porto Sant'Elpidio (Ascoli Piceno), in occasione del seminario nazionale “Verso la costruzione di Curricoli interculturali: dal canone etnocentrico a quello del cittadino cosmopolita” organizzato da Focsiv insieme al ministero della Pubblica istruzione.

Dopo che il ministro Giuseppe Fioroni ha presentato il documento "Cultura, Scuola, Persona", il presidente dell'Associazione Ong italiane, Sergio Marelli, ha infatti inviato una lettera al ministero per avviare un dialogo sulle tematiche dell'interculturalità – per la prima volta inserite in un documento ufficiale – e per esprimere l'interesse a partecipare a un gruppo di lavoro sulle educazioni trasversali, mettendo l’accento sull’importanza dell’educazione allo sviluppo. Il seminario del 28, 29  e 30 agosto è dunque la risposta del ministero a questa precisa richiesta di interlocuzione.

"L’educazione all’interculturalità ha fornito negli anni dei preziosissimi contributi al mondo della scuola – sottolinea Sergio Marelli – e ha ancora da offrirne, come dimostrerà il seminario di Porto Sant’Elpidio, articolato sulla proposta di revisione dei curricoli scolastici in chiave interculturale. Insieme ad altre ‘educazioni’, come quella ambientale, allo sviluppo, alla pace, essa confluisce nella finalità ampia dell’educazione per una cittadinanza globale, che rinnova in maniera seria saperi disciplinari e metodologie didattiche, contribuendo al necessario adeguamento della scuola alle complessità proposte dai processi di globalizzazione, in cui è sempre più necessario mettere in relazione il locale con il globale". L’obiettivo è infatti quello di cercare di superare la visione etnocentrica delle discipline scolastiche, il canone nazionale e monoculturale del sapere scolastico tradizionale, la visione settoriale delle discipline, la sovrabbondanza delle informazioni a discapito dei saperi essenziali.

Alla discussione partecipano, tra gli altri, il presidente dell'Associazione Ong italiane, Sergio Marelli, Massimo Baldacci, preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Urbino, rappresentati di diverse Ong (Cres-Mani Tese, Cisv, Esci-Cvm, Celim, Asal, Cespi, Unimondo). Per le iscrizioni e per il programma completo è possibile consultare il sito internet www.focsiv.it.

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