Torino e Smat in auto al Libano del Sud


La redazione


Al via il progetto «Miglioramento del sistema di gestione della risorsa idrica e delle infrastrutture per la distribuzione di acqua potabile nei distretti di Nabatieh e Bint Jbeil (Libano del Sud)», realizzato da Co.Co.Pa. e Città di Torino nel quadro del "programma Libano" del Coordinamento nazionale EE.LL. Pace e Ditritti Umani.


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Torino e Smat in auto al Libano del Sud

Si è svolta venerdì 31 ottobre nella sede dell’Assessorato alla Cooperazione internazionale della Città di Torino la consegna degli attestati ai sei tecnici libanesi che hanno terminato un corso teorico presso SMAT S.p.A. sulla gestione e la manutenzione delle reti idriche. Alla cerimonia erano presenti l’Assessore alla Cooperazione internazionale, Michele Dell’Utri, e l’Amministratore Delegato della SMAT, Paolo Romano, che hanno consegnato ai sei corsisti altrettanti geofoni, attrezzature indispensabili per la ricerca delle perdite d’acqua nelle condutture idriche.
L’attività di formazione svolta dai tecnici della SMAT, che ha impegnato i tecnici libanesi per 40 ore circa, si è focalizzata in modo particolare sugli aspetti gestionali ed organizzativi dei centri di manutenzione rete, sui materiali impiegati e sulle procedure adottate in una logica di sicurezza del lavoro. Le lezioni teoriche sono state integrate con stage sul campo a fianco dei tecnici della SMAT.
L’obiettivo del progetto, realizzato con il sostegno economico di ATO3 e UNDP-Art Gold Lebanon, è di migliorare la gestione delle risorse idriche in due distretti del Sud del Libano dove più forti sono le carenze dei sistemi delle acque e fognari e dove il conflitto con Israele dell’estate 2006 ha acuito una già difficile situazione economica e sociale. A marzo del prossimo anno prenderà avvio un secondo step formativo, in cui una volta completati i centri di manutenzione rete presso le città di Bint Jbeil e Nabatieh i tecnici libanesi saranno coinvolti in una formazione sul campo.
«La realizzazione di questo progetto dà l’avvio ad una vera operazione di cooperazione decentrata nei distretti di Nabatieh e Bint Jbeil nel Libano del Sud», sottolinea l’Assessore alla Cooperazione internazionale della Città di Torino, Michele Dell’Utri. «L’azione rientra nell’ambito del Programma Nazionale Libano del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, ideato parallelamente all’intervento militare di peacekeeping per contribuire alla ricostruzione del Libano e per dare un ulteriore contributo alla faticosa costruzione della pace in Medio Oriente. È un esempio di come la collaborazione con SMAT possa dare un apporto concreto e fattivo per la risoluzione di alcune criticità internazionali».
«SMAT – spiega il vertice aziendale – ha una forte tradizione nel settore internazionale, che in questi ultimi anni si è rafforzata attraverso un coinvolgimento fattivo nelle attività di cooperazione decentrata del Comune di Torino. La nostra società è stata individuata in quanto soggetto idoneo ad erogare la formazione sul campo sia per la competenza ormai consolidata con la Scuola dell’Acqua sia l’esperienza sviluppata in numerosi progetti di cooperazione decentrata. Un riconoscimento del know how e delle tecnologie avanzate di cui l’azienda dispone e che non possono che essere motivo di orgoglio».
«Questo progetto – evidenzia Angelo Ferrero, Presidente del Co.Co.Pa. e Sindaco di Moncalieri – mira a sostenere Enti Locali libanesi, provati da anni di conflitto, nell’ottica della cosiddetta “diplomazia delle città” che da anni il Coordinamento Comuni per la Pace ha sperimentato. I Comuni sono infatti le istituzioni più vicine ai cittadini e la cooperazione che possono realizzare è molto concreta: in questo caso migliorare l’accesso all’acqua della popolazione di Nebatieh e Beint Jbeil».
A margine della cerimonia di consegna degli attestati, è stato siglato dall’Assessore Dell’Utri e dall’Amministratore Delegato della SMAT Romano un accordo quadro triennale per interventi di cooperazione decentrata su attività relative al servizio idrico nei paesi in via di sviluppo.

Fonte: Città di Torino Settore Cooperazione internazionale e Pace

Torino, 31 Ottobre 2008

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