Scudo Usa in Europa: ricominciamo?


Gabriel Bertinetto


Usa e Polonia firmano l’intesa per l’installazione: dieci intercettori ai confini russi. Per la Rice serviranno a difendersi da attacchi di Iran e Corea. Da Mosca riemerge l’incubo nucleare.


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Scudo Usa in Europa: ricominciamo?

Redzikowo non era che un piccolo comune nel nord della Polonia. Fino a ieri, quando l’intesa siglata dai governi di Washington e Varsavia l’ha destinato a diventare entro il 2012 la capitale della difesa antimissilistica americana in Europa. Qui saranno piazzati dieci intercettatori capaci di distruggere in volo eventuali missili balistici nemici a lunga gittata. Ufficialmente il dispositivo, che funzionerà in collegamento con un potente radar installato nella Repubblica Ceca, è diretto a contrastare una possibile minaccia proveniente dall’Iran o dalla Corea del Nord.
Mosca non ci crede, e dichiara apertamente di ritenere di essere il vero obiettivo dell’iniziativa Usa. Per quale altra ragione, ragionano i russi, uno scudo che dicono indirizzato contro Paesi tanto lontani, viene sistemato lì, a duecento chilometri dai nostri confini? Mosca ha sempre sostenuto questa tesi. Ed ora aggiunge di non considerare casuale la conclusione dell’accordo fra Stati Uniti e Polonia nel bel mezzo della crisi georgiana. “Hanno scelto apposta il momento”, ha affermato qualche giorno fa il capo del Cremlino, Dmitri Medvedev. E un altissimo ufficiale dello stato maggiore russo, il generale Anatoli Nogovitsyn, ha rincarato la dose: “La Polonia si espone ad essere colpita”.
Condoleeza Rice che ha firmato il documento assieme al suo omologo polacco Radoslaw Sikorski, ieri a Varsavia, dichiara con forza che lo scudo “non è in alcun modo diretto contro la Russia”. E aggiunge: “ La guerra fredda è terminata. È un periodo difficile, ma penso che non dobbiamo esagerare l’ampiezza dei problemi”. Diplomaticamente Sikorski invita addirittura Mosca a mandare propri ispettori presso la nascente base Usa di Redzikowo per verificare che l’impianto non è creato con intenzioni ostili verso il potente vicino. Meno diplomaticamente, come è nel suo stile, il presidente Lech Zaczynski, afferma senza perifrasi che “nessuno può dettare alla Polonia quello che si deve fare”. Il clima è teso e la Russia studia come rispondere all’iniziativa Usa. Il ministro degli Esteri lavrov afferma che le risposte non saranno unicamente di tipo diplomatico. Il chè fa pensare a qualche mossa di tipo militare, accordi con altri Paesi, sviluppop di nuovi armamenti. E infatti Lavrov aggiunge che l’installazione dello scudo spaziale Usa in Polonia “spinge la corsa al riarmo” in Europa e “oltre”. Secondo il ministro, lo scudo Usa, dotato di un “potenziale antirusso reale”, non migliorerà per nulla la sicurezza del continente”. Si sa che Mosca sta già esaminando sul piano politico e militare varie soluzioni, compresa la nuclearizzazione della enclave baltica di Kaliningrad, incastonata fra Polonia e litania, o il ripuntamento dei missili. Grandi somme sono state investite per rafforzare flotte, aviazione e reparti missilistici. Con la Bielorussia è stato firmato un trattato per un sistema unico di difesa antiaerea e antimissile.
A questo potrà aggiungersi, ha ventilato il presidente Bashar al-Assad, da ieri in visita a Mosca, una decisione siriana di ospitare sul proprio territorio complessi missilistici Iskander. La visita “di lavoro” di Bashar al-Assad è la terza in tre anni e ha l’obiettivo di rinsaldare la cooperazione militare che lega i due Paesi sin dalla fine degli anni Cinquanta. L’ultima visita ufficiale di Assad nella capitale russa è del dicembre 2006. Allora aveva discusso con Putin la vendita di armi russe alla Siria e, in particolare, l’acquisto delle batterie di razzi anticarro (Kornet e Panzer C1), di aerei caccia Mig-29 e Mig-32, di sommergibili Amur 1650, di missili terra-aria di media gittata BUK-M1 e dei sistemi di difesa missilistici Pantsyr-S1.

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LA SCHEDA

Le tappe verso l'intesa con Varsavia

I momenti salienti che hanno portato al risultato della firma:
16 dicembre 2002: Bush decide di dare la luce al National Missile Defence (NMD). Progetto che sorge dalle ceneri delle Torri gemelle e che mira a proteggere gli Usa.
22 luglio 2004: il Pentagono realizza i primi elementi dello scudo spaziale presso il Fort Greely in Alaska e nella base di Vandenberg Air Force in California. Ma si rende necessaria una terza base in Europa, più vicina al Medio oriente.
Primavera 2006: Washington propone di costruire lo scudo antimissilistico in Polonia e alla Repubblica Ceca viene offerta possibilità di ospitare stazione radar.
Aprile 2007: Putin minaccia lo scoppio di una nuova “guerra fredda” se la base sorgerà in Polonia.
Ottobre 2007: il candidato repubblicano Mc Cain dichiara che in caso di vittoria “come prima cosa, sarà quella di costruire lo scudo in Polonia e nella Repubblica Ceca, senza badare alle obiezioni di Putin”. Il candidato democratico Obama invece dice che “risparmierà decine di miliardi di dollari rinunciando allo scudo”.
7 agosto 2008: scoppia la guerra tra Georgia e Ossezia del sud. Interviene Mosca tra le critiche e i timori dell’occidente.
14 agosto 2008: svolta nei negoziati. Intesa di base tra Usa e Polonia. Washington accorda installazione permanente di una compagnia di Patriot in Polonia, assicurandole sicurezza.
2009?: probabilmente i Patriot saranno piazzati vicino Varsavia. Fino al 2012 temporaneamente e poi in modo permanente.

Fonte: L'Unità

21/08/2008

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