I militari poliziotto marciano su Milano. Oggi il decreto


il Manifesto


Saranno tremila e costeranno 31,2 milioni di euro solo nel 2008. I soldati impiegati in dieci aree metropolitane saranno operativi già ad agosto. Di solito, infatti, i soldati fanno la guerra.


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I militari poliziotto marciano su Milano. Oggi il decreto

Milano – Maroni e La Russa firmeranno oggi il decreto per l’impiego di militari con compiti di polizia. Saranno tremila e costeranno  31,2 milioni di euro solo nel 2008. Un terzo verrà impiegato per militarizzare i centri di detenzione per stranieri, un terzo pattuglierà i cosiddetti luoghi sensibili come le ambasciate, gli altri circoleranno per le strade in pattuglie miste, al fianco di carabinieri e poliziotti. A Milano – ha annunciato La Russa, in visita ai colleghi di An a Palazzo Marino – saranno impiegati più uomini di quelli previsti. Poco importa se non è certo Milano la città più insicura d’Italia, ma bisogna compiacere la Lega, prima di tutto il ministro Maroni che ogni settimana viene a Milano e si inventa nuove campagne securitarie. Anche ieri Maroni è salito nel capoluogo lombardo per una visita al questore. Al termine il ministro non ha rilasciato dichiarazioni e si è recato a Brescia. Al suo posto, e questo la dice lunga, ha parlato il leghista Matteo Salvini, il paladino dei picchetti anti rom e anti stranieri. E’ stato Salvini ad ipotizzare l’impiego di 300 militari a Milano. Ma secondo il ministro della Difesa potrebbero essere anche di più. Dove e come saranno schierati dovrebbe deciderlo il prefetto.
I soldati impiegati in dieci aree metropolitane saranno operativi già ad agosto. “I militari pattuglieranno rigorosamente a piedi perché così saranno più visibili – ha spiegato La Russa – e avranno compiti non di polizia giudiziaria ma da agenti di pubblica sicurezza: ovvero potranno fare arresti solo in presenza di flagranza di reato”. La Russa ha contraddetto Salvini che aveva negato la presenza nelle strade dei militari. “Con Maroni abbiamo lavorato spalla a spalla – ha detto – e sono certo che a lui non sarebbe scappata la frase secondo cui non saranno in piazza giovani militari e inesperti. I giovani militari sono molto esperti, fanno anche missioni di pace e affrontano problematiche ancora più complicate del pattugliamento delle nostre città”. Di solito, infatti, i soldati fanno la guerra.

Fonte: il Manifesto

29 luglio 2008

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