Base Usa Vicenza. 26 e 30 giugno mobilitazioni "Difendiamo la sentenza del Tar"
La redazione
Il Presidio Permanente No Dal Molin conferma le mobilitazioni indette per il 26 e 30 giugno. "Dimostreremo ancora una volta la contrarietà della maggioranza dei vicentini alla nuova base Usa", spiegano i portavoce del tendone di Ponte Marchese.
«La sentenza del Tar impone la sospensiva sui lavori: ora che nessuno faccia scherzi»; con queste parole d’ordine i No Dal Molin torneranno in P.za dei Signori il 26 giugno, giorno in cui il Consiglio comunale dovrebbe riunirsi per approvare la delibera che cancella l’ordine del giorno con cui la precedente amministrazione aveva acconsentito ai progetti statunitensi.
Il 30 giugno, mobilitazione intorno ai cancelli del Dal Molin; «la sentenza del Tar deve essere rispettata – scandiscono i No Dal Molin – e il territorio dietro questi cancelli deve restare civile». La mobilitazione del popolo contrario alla militarizzazione della città, dunque, non si ferma. Nel frattempo, sono stati allestiti in tutti i quartieri gazebo informativi.
SENTENZA TAR: SMASCHERATI GLI ILLEGALI
Movimento vigilerà su osservanza sentenza
20 giugno – Un bando di gara illegittimo; il consenso del Governo definito 'extra ordinem'; «gravi dubbi sulla Vinca», la valutazione di incidenza ambientale; la mancata espressione popolare, quindi l’assenza di democrazia: le motivazioni con le quali il Tar si è espresso sulla vicenda Dal Molin , accogliendo il ricorso di Codacons e Coordinamento Comitati e inibendo il territorio alle ruspe a stelle e strisce, smascherano gli illegali. Sono coloro che vorrebbero cementificare la città del Palladio per realizzare un nuovo avamposto di guerra.
La sentenza dimostra quanto fondate sono le tesi dei cittadini che da due anni si oppongono alla realizzazione dei progetti statunitensi; il Tar, infatti, riconosce i pericoli ambientali e urbanistici legati alla realizzazione dell’opera. Chi ha tentato di prendere in giro la cittadinanza, ora, è stato smascherato.
Vigileremo sull’osservanza di questa sentenza per difendere la legalità che più volte hanno tentato di calpestare i promotori dell’opera: chi vorrebbe imporre la realizzazione della nuova base Usa ha già dimostrato il proprio disprezzo per la democrazia e i beni comuni. Ma la determinazione di tante donne e uomini di Vicenza ha portato a questo primo, importante, risultato. Noi manteniamo gli appuntamenti che già avevamo fissato: la giornata di banchetti del 21 giugno, la presenza in P.za dei Signori il 26 giugno (in contemporanea al dibattito del Consiglio comunale sul tema) e la mobilitazione del 30 giugno.
Presidio Permanente, Vicenza, 20 giugno 2008