La nostra agenda è l’agenda politica dei diritti umani


Flavio Lotti


I diritti umani sono il programma politico per la realizzazione della pace e delle tante “paci” di cui la gente ha bisogno in Brianza come a Nairobi, a Napoli come a Gerusalemme. Un’altra cultura politica all’insegna della legalità e del diritto internazionale che deve farsi strada e che può diventare maggioranza.


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La nostra agenda è l’agenda politica dei diritti umani

I corpi scheletriti di milioni di affamati da una globalizzazione selvaggia e quelli straziati dall’ultima bomba esplosa a Gaza, i volti disperati dei milioni che restano imprigionati dalla guerra in Afghanistan, in Iraq, in Somalia o in Darfur, le urla angosciate dei birmani sopravvissuti all’uragano e alla dittatura e quelle dei libanesi che stanno precipitando in una nuova sanguinosa guerra. L’agenda dei costruttori di pace resta piena zeppa di drammatiche vicende umane che continuano ad essere colpevolmente nascoste o alimentate dai principali responsabili della politica internazionale. Parla di persone, di gente in carne e ossa non di astratti problemi ma non è un’agenda umanitaria. E’ una vera e propria agenda politica. E’ l’Agenda politica dei diritti umani. Le ultime elezioni politiche non l’hanno modificata. Hanno semmai irrobustito la necessità di costruirla e affermarla con maggiore serietà, rigore, competenza, coraggio e coerenza. C’è l’agenda politica dominante, quella dei poteri forti e spesso malavitosi. C’è l’agenda politica di chi ha vinto le elezioni e di chi li insegue rovinosamente. C’è l’agenda politica dei media e di chi li controlla. E poi c’è un’altra agenda: l’Agenda politica dei diritti umani. Un altro punto di partenza e un altro punto di arrivo. I diritti umani sono il programma politico per la realizzazione della pace e delle tante “paci” di cui la gente ha bisogno in Brianza come a Nairobi, a Napoli come a Gerusalemme. Un’altra cultura politica all’insegna della legalità e del diritto internazionale che deve farsi strada e che può diventare maggioranza. I diritti umani, universali e indivisibili, sono la bussola che ci può aiutare a trovare la via di uscita dalla gravissima crisi morale, sociale, culturale e politica planetaria che stiamo vivendo. Se la prendiamo in mano possiamo intravedere immediatamente la strada da percorrere. I nostri principali nemici di oggi sono la sfiducia, lo scetticismo, la rassegnazione, la frammentazione, la difesa cieca del proprio orticello, la rinuncia a coniugare valori, testimonianza e politica. Guai a noi se lasciamo che questi virus possano penetrare nel nostro corpo, nei nostri gruppi e condizionare le nostre scelte. Assumere invece l’Agenda politica dei diritti umani, contribuire a costruirla e ad affermarla culturalmente ancora prima che politicamente nella propria città, nella propria scuola, nel proprio gruppo è la proposta che la Tavola della pace ha rilanciato anche sabato scorso a Padova insieme a oltre duecento giovani, responsabili di gruppi, reti e organizzazioni, amministratori locali e insegnanti. Tre le piste di lavoro tracciate: costruire le città dei diritti umani, fare un grande investimento educativo contro la cultura della violenza, dell’individualismo e del denaro, organizzare una grande mobilitazione contro una TV drogata che istiga alla rassegnazione e al disimpegno, che nasconde la vita reale delle persone e dei popoli, che censura i costruttori di pace.

Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della pace

Padova, 12 maggio 2008

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