Nessuno dica: Non so cosa fare per la pace…


Laura Lotti


Oltre duecento giovani, responsabili di gruppi, reti e organizzazioni, amministratori locali e insegnanti hanno partecipato al 25° Seminario Nazionale della Tavola della pace che si è svolto a Padova il 10 maggio definendo un ricco programma di lavoro.


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Nessuno dica: Non so cosa fare per la pace...

Sabato 10 maggio, si è svolto a Padova il venticinquesimo seminario nazionale della Tavola della Pace. Una giornata dedicata all’ascolto reciproco, alle riflessioni, alla condivisione di idee e proposte, ma soprattutto al proseguimento dell’agenda dell’anno dei Diritti Umani, che culminerà il prossimo 10 dicembre, 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Obbiettivi del seminario “Rafforzare sempre di piu’ il movimento per la pace attraverso progetti e idee concrete e combattendo lo scetticismo, la rassegnazione e la sfiducia, veri nemici della promozione dei diritti umani – spiegava Flavio Lotti aprendo la sessione plenaria. Lotti ha fatto inoltre tre proposte da mettere sull’agenda di ciascuno: ripartire dalle proprie citta’, realizzando in ognuna di esse un comitato fra tutte le persone e organizzazioni che operano per i diritti umani e scrivendo un’agenda politica locale dei diritti umani; fare un grande investimento educativo sui diritti umani, per combattere la cultura dell’individualismo e della violenza, con percorsi didattici studenteschi e corsi di formazione per gli insegnanti che durino tutto l’anno scolastico, e come ultima proposta l’organizzazione di una manifestazione nazionale per un’informazione e la cultura della pace che si dovra’ tenere a Roma, davanti alla sede RAI negli ultimi mesi di quest’anno.
All’inizio della mattinata sono stati distribuiti ai partecipanti tre cartoncini colorati, corrispondenti alle tre domande: Che cos’è per te la Tavola della Pace?, Che cosa proponi per rafforzarla?, A tuo avviso, cosa dovrebbe fare la Tavola della Pace?. I partecipanti hanno pensato alle loro risposte durante la plenaria che è iniziata con la proiezione del video dell’ultima Marcia per la pace Perugia-Assisi realizzato con l’aiuto di Michela Monte. Dopo il discorso d’apertura di Flavio Lotti, sono intervenuti Adriano Poletti (comune di Agrate Brianza), Antonio Papisca (Universita’ di Padova), Leopoldo Grosso (Gruppo Abele) e Gabriella Stramaccioni (Libera). Per concludere la prima parte, il seminario si e’ suddiviso in 5 gruppi di lavoro: I giovani per i diritti umani, La mia scuola per la pace, manifestazione nazionale per un’informazione e una cultura di pace, le citta’ dei diritti umani, contro la guerra per il diritto alla pace.
Nell’ultimo gruppo si e’ appunto parlato di diritto alla pace, inviduabile nell’articolo 28 della Dichiarazione Universale del Diritti Umani, dello sviluppo di un’azione culturale in opposizione alle guerre e all’indifferenza, di una controinformazione, per ostacolare la diffusione dell’informazione odierna, spesso priva di verita’, di far sentire le voci della gente che si oppone, di costruire un “Noi” concreto, ovvero un’identificazione di soggetti che cercano di mantenere vivo il movimento per la pace e non solamente un movimento contro la guerra. Si e’ affrontata, naturalmente, una discussione sulle guerre: dalla grave crisi Libanese alle guerre dimenticate in Africa, passando per una guerra possibile anche contro l’Iran.
La sessione pomeridiana, iniziata con i riassunti di ciascun gruppo di lavoro, e’ stata dedicata alla definizione delle iniziative in programma. Tra queste la visita del presidente americano Bush in Italia, l’11 giugno, che non bisognera’ accogliere con manifestazioni, ma piuttosto “Mostrando al presidente una citta’ deserta, come si fa in Africa” ha proposto Lisa Clark (Beati i Costruttori di Pace); le giornate di Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto), da dedicare alle campagne di disarmo nucleare. Argomento molto discusso e’ stato anche quello del Tibet e delle Olimpiadi di Pechino, Tra le molte proposte, è stata lanciata anche quella di appendere delle bandiere della pace con la scritta “Tutti i diritti umani per tutti” e organizzare manifestazioni ed eventi in varie citta’ in occasione dell’inaugurazione delle Olimpiadi, l’8 agosto. Un’altra data da ricordare è quella dei primi di settembre, inizio del nuovo anno scolastico, da cui dovranno partire molte iniziative dedicate alla promozione dei diritti umani che coinvolgeranno giovani, studenti, professori, dirigenti, comuni, province, regioni, umani. Un mese prima del 10 dicembre si svolgerà, infine, a Roma un grande incontro di tutti coloro che s’impegnano per i diritti umani che avrà al centro l’agenda politica dei diritti umani e che raccoglierà tutto il lavoro e le azioni concrete svolte sino a quella data. Nessuno dica: "Non so cosa fare per la pace".

 

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