Ai giornalisti riuniti a Fiesole


Flavio Lotti


Flavio Lotti scrive ai giornalisti riuniti a Fiesole "Cari amici, vi scrivo da Padova dove si sta svolgendo il 25° Seminario nazionale della Tavola della pace con il titolo “Quello che i diritti umani possono fare per l’Italia”…


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Ai giornalisti riuniti a Fiesole

Cari amici,

vi scrivo da Padova dove si sta svolgendo il 25° Seminario nazionale della Tavola della pace con il titolo “Quello che i diritti umani possono fare per l’Italia”. Quando pensiamo ai diritti umani pensiamo immediatamente a qualche parte del mondo dove vengono pesantemente violati. Ma i diritti umani non sono ancora pienamente rispettati neanche nel nostro paese. E’ quanto mai evidente che la grave crisi del mondo non può più essere disgiunta dalla grave crisi sociale,  politica e culturale del nostro paese. Ma i diritti umani non sono solo un problema: sono anche una risorsa, la bussola che ci può aiutare ad uscire da questa situazione difficile e pericolosa.

Mi dispiace di non essere con voi a Fiesole per parlarne, perché credo, come voi, che il mondo dell’informazione abbia grandi responsabilità. Negli ultimi anni abbiamo avuto alcune occasioni per farlo ma da qualche tempo mi sembra chiaro che non basta più. Non bastano più gli appelli e i convegni. Bisogna che tutti i cittadini consapevoli, i giornalisti, le organizzazioni della società civile responsabile, gli insegnanti, le scuole e gli Enti Locali si uniscano per dare voce alla domanda di cambiamento.

Per questo, la Tavola della pace, riunita ad Assisi il 1 marzo scorso, ha deciso di promuovere una “manifestazione nazionale per un’informazione e una cultura di pace” da tenere davanti alla sede della Rai di Roma. Non vogliamo una manifestazione “contro” ma “per” il servizio pubblico. La vogliamo organizzare insieme ai giornalisti che s’impegnano per il diritto e la libertà d’informazione e che ancora oggi sono privati del contratto di lavoro e spesso sono sottoposti al ricatto del precariato. La vogliamo organizzare insieme a tutti coloro che reclamano il rispetto dei diritti umani, per sé e per gli altri, a casa nostra e nel mondo e non sono mai rappresentati. La vogliamo fare non solo per noi e per difendere i nostri diritti ma soprattutto per le persone e per i problemi di cui ci (pre)occupiamo. La manifestazione di Roma non vuole essere il punto di arrivo ma di partenza di un rinnovato impegno comune per costruire un’informazione e una cultura autenticamente di pace. Per questo vi invito a raccogliere questa proposta e ad aderire al comitato organizzatore che terrà la sua prima riunione nei prossimi giorni.

Augurandomi d’incontrare la vostra disponibilità, vi invio i più sentiti auguri di buon lavoro.

Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della pace

Padova, 9 maggio 2008

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento