Facciamo l’amore con la nonviolenza
La redazione
Il 27 ed il 28 aprile a Monterotondo e a Roma: due giornate per la pace in Medio Oriente nel ricordo di Angelo Frammartino ucciso a Gerusalemme il 10 agosto 2006.
FONDAZIONE: CALENDARIO ATTIVITÀ
“Framma Day” a Monterotondo e 1° conferenza nazionale della Fondazione a Roma.
Monterotondo (RM), il 27 aprile: “Framma Day”.
Roma, 28 aprile: 1° Conferenza Fondazione Angelo Frammartino ONLUS.
Domenica 27 aprile si svolgerà a Monterotondo (RM) un'iniziativa, organizzata dall'associazione “Amici di Angelo Frammartino”, che per l’intera giornata vedrà coinvolti artisti e rappresentanti del mondo del volontariato. Chiuderà la serata un concerto.
Il giorno seguente, lunedì 28 aprile, si svolgerà a Roma la 1° conferenza nazionale organizzata dalla Fondazione, con la presenza dei rappresentanti di istituzioni ed organizzazioni che hanno dato vita alla Fondazione. L'iniziativa si svolgerà nella mattinata di lunedì 28 presso la sede del Consiglio Comunale di Roma, sala Giulio Cesare del Campidoglio. Parteciperanno studenti, scolaresche, rappresentanti di ong, associazioni, sindacati, enti locali.
Nella sezione speciale dedicata alle giornate del 27 e 28 aprile sono disponibili maggiori dettagli relativi circa le borse di studio 2008 della Fondazione che verranno presentate nell’occasione.
VI edizione del Premio Internazionale “Marco & Alberto Ippolito”.
Conferimento del premio “Amicizia” ad Angelo Frammartino.
Reggio Calabria, 3 maggio 2008.
La VI edizione del Premio Internazionale “Marco & Alberto Ippolito” si svolgerà in diversi comuni della provincia di Reggio Calabria dal 18 aprile al 3 maggio.
Durante la giornata conclusiva, è previsto il conferimento del premio “Amicizia” ad Angelo Frammartino. La cerimonia si svolgerà a Reggio Calabria, presso l’Auditorium “Lucianum” con inizio alle ore 17.
Prossime riunioni
9 maggio ore 14:00 – Roma, Uffici presso Lungotevere dei Pierleoni – Riunione Comitato Scientifico.
Domenica 27 aprile 08 ore 10:30 – 12:30 Monterotondo, Biblioteca Com. P. Angelani, P.zza Don Minzoni
“Vita da giovani a Gerusalemme Est: testimonianze, iniziative, proposte di cooperazione e di solidarietà”
Incontro con Dyala Husseini (fondatrice del Circolo Giovanile di Gerusalemme, La Torre del Fenicottero)
Sono invitati: insegnanti, studenti, rappresentanti di ong, associazioni, sindacati, enti locali che promuovono iniziative a favore dei giovani e dei circoli giovanili palestinesi del distretto di Gerusalemme. (Ingresso Libero)
Domenica 27 aprile 08 ore 16:00 – 18:00 Monterotondo, Biblioteca Com. P. Angelani, P.zza Don Minzoni
“Parent’s Circle Assotiation: esperienza di riconciliazione e di impegno civile in Israele ed in Palestina”
Incontro con Aaron Barnea (responsabile relazioni internazionali del Parent’s Circle, Associazione israeliana-palestinese dei familiari delle vittime)
Sono invitati: insegnanti, studenti, rappresentanti di ong, associazioni, sindacati, enti locali. (Ingresso Libero)
Domenica 27 aprile 08 ore 15:00 – 24:00 Monterotondo Borgo, M.rotondo Scalo – Palazzetto dello Sport
“FRAMMA DAY”
Ore 15:00 Borgo – Giocoleria, artisti di strada.
Ore 18:30 Palazzetto dello Sport – Monterocktondo (coop. Folias), Piccola Orchestra Otiskuri, Minim’Art, Remo Remotti & Andrea Evangelisti, Iseiottavi (Rino Gaetano Cover Band), Niccolò Fabi
Evento a cura dell’Associazione Culturale “Amici di Angelo Frammartino”
60° Anniversario Dichiarazione Universale dei Diritti Umani MOVIMENTI DI PACE (Ingresso Libero)
Lunedì 28 aprile 08 ore 09:00 – 13:00 – Roma, Campidoglio, Sala Giulio Cesare
1° Conferenza “Idee di pace e di convivenza a confronto”
Intervengono: Aaron Barnea, Paolo Beni, Fausto Bertinotti, Pier Ferdinando Casini, Luigi Ciotti, Guglielmo Epifani, Enrico Gasbarra, Dyala Husseini,Flavio Lotti, Antonino Lupi, Franco Marini, Luisa Morgantini, Piero Marrazzo, Walter Veltroni.
Presentazione del 1° Concorso per Borse di Studio della
Fondazione Angelo Frammartino
Con la presenza delle Orchestre degli Istituti Comprensivi Giovagnoli e Cardinal Piazza di Monterotondo
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EDITORIALE
Il lavoro dignitoso è l’obiettivo che vorremmo condividere con i giovani.
di Guglielmo Epifani – Segretario Generale CGIL
L’appuntamento del 28 aprile, giorno del compleanno di Angelo, si colloca tra due date di straordinario valore per tutti noi, il 25 aprile e il 1 maggio, e ci impegna a moltiplicare i nostri sforzi per dare concretezza al filo conduttore che lega la costruzione della pace tra i popoli, la promozione dei diritti, l’affermazione della centralità del lavoro e della sua dignità, al rapporto con le giovani generazioni.
Per la storia della nostra Organizzazione, per ciò che rappresentiamo nella società italiana, questa ricerca è la sostanza profonda dell’idea stessa di confederalità, di sindacato generale. Pace, diritti, sviluppo compongono un unico sistema di valori e di politiche che proietta su un orizzonte di solidarietà la stessa azione quotidiana del sindacato per la difesa e la tutela degli interessi dei propri iscritti, lavoratori e lavoratrici, nel singolo luogo di lavoro o nella singola categoria.
Nel quadro di un mondo sempre più interdipendente e di un’economia globalizzata, oggi questo orizzonte supera i confini locali, nazionali e generazionali e, anche se a volte non ne abbiamo ancora la dovuta consapevolezza, la nostra azione di rappresentanza deve misurarsi con una complessità che, fino a ieri, intravedevamo solamente e ci appariva filtrata e mediata da tante barriere: di linguaggio, di distanza, di comunicazione, di certezze ideologiche e di identità nazionali.
Un mondo e un’economia mondiale senza regole, privi di governo e partecipazione democratica, affidati solamente ai rapporti di forza e alla speranza taumaturgica nel libero mercato, producono più ingiustizia e un uso irresponsabile delle risorse naturali non rinnovabili, e nello stesso tempo moltiplicano le violazioni dei diritti del lavoro. Si pensi alla piaga delle morti bianche, per non parlare delle condizioni di vita e di lavoro di milioni di lavoratori e lavoratrici nel mondo, senza protezione sociale e senza diritti, dei milioni di bambini lavoratori e del lavoro irregolare, pilastro dell’economia di tanti paesi.
Intanto le situazioni di guerra si incancreniscono e si moltiplicano, mentre non riesce ad affermarsi il principio della soluzione pacifica dei conflitti, l’unica davvero percorribile.
Questo quadro ripropone a tutti una forte domanda di futuro, di progetto del futuro capace di rispondere alla diffusa sensazione di incertezza, alla perdita di fiducia in una prospettiva di progresso.
Ma possiamo ambire a progettare il futuro senza “chiamare a bordo” e coinvolgere le generazioni che dovranno gestirlo? Può apparire retorica questa ambizione in una società, come la nostra, nella quale lo spazio per i giovani è così limitato, dove l’investimento per la formazione, la specializzazione, l’innovazione e la ricerca, è al livello minimo tra i paesi sviluppati, dove ogni anno decine di migliaia di ragazzi e ragazze debbono lasciare la propria casa per migrare dal sud al nord Italia, dove ancora la condizione della famiglia in cui si nasce conta di più del valore, del merito, del sapere.
Tuttavia per la CGIL è assolutamente chiaro che un progetto di Paese, che metta al centro del suo sviluppo il valore e la dignità del lavoro, non ha sostanza se non spezza il circuito vizioso, che condanna le giovani generazioni a una precarietà senza diritti e senza prospettive.
Per noi, per la nostra storia di rappresentanza del mondo del lavoro, la pace non è una conquista astratta: la pace, come lo sviluppo sostenibile, come la giustizia e il rispetto dello stato di diritto, derivano da condizioni di vita in cui anche la qualità del lavoro, sia accessibile e garantita a tutti, uomini e donne, senza discriminazioni alcuna.
La centralità del lavoro e della sua dignità, con il rispetto dei diritti individuali e collettivi e la non negoziabilità della salute e della sicurezza, è elemento essenziale per costruire condizioni di benessere e di convivenza. Il lavoro dignitoso è l’obiettivo che vorremmo condividere con i giovani. E’ il nostro messaggio di pace, è la condizione indispensabile per dare sostenibilità alle politiche economiche, per togliere dalla povertà e dalla marginalità la maggioranza della popolazione del pianeta, per prevenire le guerre e per sconfiggerle.
Questi valori, queste ambizioni, sono da noi assunte come un impegno, che oramai fa parte dell’agire del sindacato, nel rapporto con i ragazzi e le ragazze che incontriamo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nel rapporto con i movimenti, nel volontariato, nella cooperazione internazionale. Un rapporto che deve essere consolidato per cambiare in meglio la nostra società.
Il nostro impegno e la nostra partecipazione nella Fondazione Frammartino, si fonda su queste premesse e su questa volontà.