Udine aspetta Mattarella al meeting di pace
Giacomina Pellizzari - messaggeroveneto.gelocal.it
Il sindaco e l’assessore Pirone invitano il presidente della Repubblica all’evento che si terrà ad aprile con 3 mila studenti.
Udine da capitale della guerra a capitale della pace e per l’occasione invita il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in città. L’evento è unico perché il 17 e il 18 aprile, da tutta Italia, arriveranno nel capoluogo friulano circa 3 mila giovani per visitare le trincee della Prima guerra mondiale in Friuli. E il sindaco, Furio Honsell, con l’assessore alla Cultura, Federico Pirone, invita il presidente della Repubblica a partecipare al meeting.
Nel 2015, per commemorare i 100 anni dall’inizio della Grande guerra, Udine sarà protagonista di diversi avvenimenti, ma per la valenza che ha il sindaco vorrebbe, sia per l’esperienza di uomo politico e giurista, sia per la sua storia personale e familiare nella lotta alla mafia, il Capo della Stato a dialogare con i ragazzi. «Darebbe una valenza a un evento – continua il sindaco – che riguarda la formazione dei giovani e e la promozione dei sentimenti più alti di coesione sociale e di pace».
Dello stesso avviso l’assessore secondo il quale «la presenza del muovo presidente della Repubblica sarebbe fondamentale per ribadire il legame che c’è tra la massima istituzione e le nuove generazioni». Pirone e il sindaco hanno apprezzato molto il gesto di Mattarella che, a poche ore dalla sua elezione, ha deciso di visitare le Fosse Ardeatine, a Roma. «L’ha fatto – continua l’assessore – per ribadire il senso della memoria e dell’antifascismo. Questo ruolo che svolge è fondamentale legarlo alla prospettiva che la nostra città vuole. Essere capitale di un conflitto non è un titolo positivo, ma il fatto di porlo in una luce diversa partendo dagli studenti, è una scelta precisa che vogliamo fare perché è a loro che vogliamo parlare». All’assessore piacerebbe «dare avvio a questo percorso con qualcosa di unico come la presenza del presidente della Repubblica. I cittadini e i nuovi cittadini si aspettano di sentire le istituzioni vicine, la loro capacità di essere credibili e di ascoltare».
E così, in queste ore, a palazzo D’Aronco stanno indirizzando l’invito al Quirinale, coinvolgendo anche la Regione e la presidente Serracchiani. Per due giorni, Udine non solo imboccherà il percorso che la porterà dalla Grande guerra alla Grande pace, ma diventerà anche la capitale degli studenti italiani impegnati a trasformare le trincee in tanti laboratori di pace. Lo prevede il protocollo sottoscritto, lo scorso ottobre, dall’assessore alla Cultura nell’ambito del Coordinamento nazionale per la pace che coinvolge un’ottantina di scuole di ogni ordine e grado. L’arrivo di circa tre mila studenti è atteso per il 17 aprile. I giovani, divisi in gruppi, saranno dislocati nel palazzetto dello sport ai Rizzi e nel palaindoor. Qui i giovani approfondiranno i lavori effettuati durante l’anno scolastico sulla pace, mentre il giorno seguente tutti i ragazzi andranno a visitare le trincee del Friuli Venezia Giulia. Dal Carso all’Isontino, dalle Valli del Natisone al Friuli collinare, dal Tarvisiano alla Carnia.
«È un evento turistico, formativo e culturale» spiega Pirone soffermandosi anche sul terrorismo islamico che sta sconvolgendo l’Europa. «Paura, fanatismo e intolleranza sono la negazione dei principi democratici» continua l’assessore nell’evidenziare che all’organizzazione del meeting di aprile hanno collaborato decine di associazioni di volontariato.
Udine insomma si prepara ad accogliere il nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con lo stesso calore che aveva riservato al suo predecessore, il presidente emerito Giorgio Napolitano, quando visitò la mostra del Tiepolo in castello. Ma anche quando tornò a presentare il film sulla Repubblica libera della Carnia nell’aula magna dell’università.
Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it
30 gennaio 2015