Gaza. La striscia in festa ora affronta la devastazione


NEAR EAST NEWS AGENCY


Dopo 50 giorni di brutale offensiva israeliana, i gazawi si trovano di fronte la distruzione quasi totale. Hamas festeggia anche se il blocco sembra restare, Netanyahu crolla nei consensi.


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gazadistruzione2014

 

AGGIORNAMENTI:

ore 14.45 – VALICHI ANCORA CHIUSI. ESTESO IL LIMITE DI PESCA A 6 MIGLIA

Dopo quasi un giorno di tregua i valichi da e per Gaza sono ancora chiusi, fa sapere alla stampa un funzionario palestinese. Mentre i pescatori hanno stamattina ripreso il mare e hanno pescato entro le 6 miglia nautiche come previsto dall’accordo, non si sa ancora nulla dell’apertura delle frontiere per permettere l’ingresso di aiuti umanitari, materiali da costruzione e materiali per riparare le linee elettriche e telefoniche e le reti idriche. “Avremo un meeting oggi con gli israeliani per discutere le nuove procedure – spiega il funzionario, rimasto anonimo – Finora la sola cosa che è cambiata è il limite di pesca. La situazione dei valichi per ora è la stessa di 50 giorni fa”.

ore 14.15 – ALLARME NEI RIFUGI DELL’ONU: IL 50% DEGLI SFOLLATI SOFFRE DI INFEZIONI DELLA PELLE

Il Ministero della Salute di Gaza ha oggi lanciato l’allarme per il diffuso contagio di malattie della pelle che sta colpendo i rifugiati nelle scuole delle Nazioni Unite. Secondo dati dell’Onu erano oltre 520mila gli sfollati nelle loro strutture, oggi scesi a quasi 300mila. Il dottor Kamal Shakhra ha fatto sapere che il 50% degli sfollati soffre di infezioni della pelle, funghi e scabbia a causa della mancanza d’acqua. Per arginare il problema, il Ministero della Salute ha fatto partire per Striscia medicinali dalla Cisgiordania a cui si aggiunge un team di quattro dermatologi che visiteranno i rifugiati gazawi.

ore 12.30 – DUE COLPI DI MORTAIO SPARATI DALLA SIRIA

Due colpi di mortaio sono stati sparati dalla Siria verso le Alture del Golan occupato. Le autorità israeliane non sanno dire se si sia trattato di lanci voluti o siano stati la conseguenza di scontri tra le opposizioni ad Assad e le forze del regime. Un ufficiale dell’esercito israeliano è stato lievemente ferito.

ore 12.15 – SCONTRI A GERUSALEMME: UNA DONNA FERITA ALLA TESTA

La scorsa notte a Gerusalemme manifestazioni in solidarietà con Gaza e festeggiamenti hanno provocato la dura repressione israeliana: manifestanti palestinesi sono scesi in strada nei quartieri a Est, Beit Hanina, Shufat, al-Tur, Shufat, Wadi al-Joz e al-Isawiya. Subito le forze militari israeliane hanno reagito lanciando gas lacrimogeni, granate stordenti e proiettili di gomma contro persone e abitazioni, a cui i palestinesi hanno risposto con le pietre. In Al-Tur una donna di 50 anni, Hala Mahmoud Abu Sbeitan, è stata colpita alla testa da un candelotto lacrimogeno.

Dal primo luglio, giorno dell’omicidio del giovane Mohammed Abu Khdeir, la polizia israeliana ha arrestato 770 palestinesi di Gerusalemme, di cui 70 sono ancor detenuti.

ore 11.30 – A SHAJAYE SI SCRIVONO I NOMI DEI PROPRIETARI DELLE CASE SULLE MACERIE

I residenti del devastato quartiere di Shajaye, duramente colpito da due giorni di bombardamenti senza sosta che hanno massacrato la popolazione residente, stanno tornando alla ricerca delle loro case e dei beni personali. Molte strade sono irriconoscibili, perché completamente rase al suolo, e molti hanno difficoltà ad individuare le loro abitazioni. Per quelle ancora parzialmente in piedi, sono stati messi cartelli con il nome del proprietario e il numero di telefono. Un modo per orientarsi e cercare di identificare le vittime ancora senza nome.

Fonte:  http://nena-news.it

27 agosto 2014

 

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