Grazie Renato, noi non ti dimenticheremo


Flavio Lotti


Un uomo buono, pacifico, generoso, semplice, sempre disponibile, appassionato, concreto. Questo è stato Renato Andreozzi, uno dei protagonisti del movimento per la pace.


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Un uomo buono, pacifico, generoso, semplice, sempre disponibile, appassionato, concreto. Questo è stato Renato Andreozzi, uno dei protagonisti del movimento per la pace che a partire dagli anni ’80 è cresciuto nel nostro paese. Uno di quelli che non ha mai cercato qualcosa per sé, un palcoscenico dove esibirsi, un riconoscimento a cui aggrapparsi ma che non si è mai sottratto all’impegno, che è sempre stato presente, che ha sempre cercato di costruire insieme, di lavorare ad una prospettiva comune a partire da Riva del Garda, la sua città natale, e il Trentino, la sua terra amata. Per più di 20 anni, la sua partecipazione a tutte le riunioni e le iniziative del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani e della Tavola della pace è stata un punto di riferimento per tutti noi. Oggi ricordo in particolare la sua attenzione a tutte le iniziative di educazione alla pace, alla sensibilizzazione e mobilitazione della scuola e della cittadinanza, all’organizzazione della Marcia per la pace Perugia-Assisi, alle missioni di pace in Medio Oriente, al coinvolgimento continuo dei Comuni trentini nella costruzione dal basso di una cultura e di una politica di pace. Renato conosceva il valore della solidarietà e lo ha vissuto con autenticità, declinandolo con semplicità e passione con i vicini e con i più lontani come i bambini palestinesi dell’asilo di Beit Jala che ha conosciuto e mai abbandonato. Lo ha fatto da amministratore locale, da assessore e consigliere comunale, da presidente del Coordinamento dei Comuni Trentini per la pace e della nostra presidenza nazionale ma anche e soprattutto da cittadino consapevole e responsabile. Lo ha fatto per una sola ragione: perché ci credeva. Quanti oggi ci credono ancora?

In questi giorni di dolore, mentre piangiamo la sua partenza prematura e improvvisa e ci stringiamo attorno ai suoi famigliari e ai suoi cari, mentre salutiamo un grande amico e un sicuro compagno di strada lo vogliamo ricordare per questo. La sua presenza è stata bella e costruttiva. Il suo ricordo ci aiuterà a non smarrire la strada in un tempo che si fa sempre più incerto. Caro Renato, noi non ti dimenticheremo.

Flavio Lotti
Direttore del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani

Perugia, 29 gennaio 2014
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