9 maggio, il governo non attua le norme a favore delle vittime del terrorismo


Articolo 21


Nonostante le promesse fatte dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il 9 maggio del 2008 nulla è stato fatto per dare completa attuazione alla legge 206/2004.


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9 maggio, il governo non attua le norme a favore delle vittime del terrorismo

All'approssimarsi del 9 maggio giorno dedicato alla memoria delle "Vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice",  dobbiamo prendere atto che nonostante le promesse fatte dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il 9 maggio del 2008 nulla è stato fatto per dare completa attuazione alla legge 206/2004 "Nuove norme a favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice." Questa legge approvata all'unanimità dal Parlamento ancora oggi non è completamente attuata.

Il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta , durante l'incontro del luglio 2008 è stato prodigo di assicurazioni e promesse che al termine di lunghi e faticosi tavoli tecnici non hanno portato a nulla per la definitiva "scomparsa" dell'interlocutore. Il Sottosegretario e il suo staff non solo non si fanno più trovare, ma non si degnano di risponderci. Ogni anno il Parlamento approva all'unanimità ordini del giorno che impegnano il Governo a darne completa attuazione, ma tutti restano lettera morta.

E il Governo non applica nulla . Significativo è il caso di quattro ragazzi, all'epoca dei fatti ancora minorenni, che con una invalidità pari o superiore all'80% a tutt'oggi non hanno ancora ricevuto la pensione come previsto dalla legge 206/2004. Nell'aprile del 2009, nella Prefettura di Firenze, il ministro Angelino Alfano disse: " E' una questione di giustizia! Me ne occupo io immediatamente" .

Non è successo nulla.!!!! Ogni anno all'incontro del 9 maggio e in altre occasioni, vari ministri si sono impegnati a risolvere le problematiche esistenti; anche questi impegni sono stati sempre disattesi. I familiari delle Vittime ed i Feriti in questi anni sono stati trattati come dei questuanti, solo perché chiedevano la completa attuazione di una legge già approvata e questo non fa sicuramente onore al Governo. Il 9 maggio sarà, per noi, un giorno di ricordo delle vittime e di impegno nei confronti dei sopravvissuti, ma anche l'ennesima metodica offesa consumata dai rappresentanti del Governo alle loro spalle.

Paolo Bolognesi,
PRESIDENTE FAMILIARI DELLE VITTIME DEL TERRORISMO

Fonte: Articolo21

8 maggio 2011

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