50 anni in marcia per la pace. Domenica 25 la 19′ edizione


La redazione della Marcia


Per uscire dalla crisi bisogna pensare ad un’Italia diversa. Il primo ciclista arrivato per la Marcia è a Bastia al Meeting dei 1000 giovani: il video. Vieni anche tu!


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50 anni in marcia per la pace. Domenica 25 la 19' edizione

Con lo slogan «50 anni nei 150 anni» Flavio Lotti, coordinatore della Tavola per la Pace, lancia la diciannovesima Marcia per la Pace, durante la conferenza stampa dell'evento tenutasi mercoledì 21 settembre, nella Giornata internazionale per la pace. Presenti alla conferenza, Libera e le altre organizzazioni che partecipano alla Marcia, manifestazione sostenuta ed ideata nel 1961 soprattutto da Aldo Capitini, filosofo politico ed educatore. L'assessore alla Provincia Luciano Della Vecchia e di Nicola Marioccini hanno rappresentato la Provincia e il Comune di Perugia .

Nel celebrare le diciannove processioni nei cinquant'anni di anniversario, Lotti trova una continuità con la storia italiana e invita ad una riflessione per il futuro del Paese. Per «costruire un'Italia migliore, in un'Europa migliore, in un mondo migliore» occorre convogliare l'azione delle forze sociali impegnate già oggi «a tracciare una realtà nuova». Per uscire dalla crisi non bisogna pensare ad un'Italia isolata ma ad un Paese che possa ricoprire un ruolo di primo piano nelle relazioni internazionali oggi troppo trascurate dalla politica nostrana. Cinque le richieste principali che saranno lanciate alla società e alla politica dal palco della Marcia: nuove politiche per i giovani grazie al taglio delle spese militari, specialmente quei 16 miliardi ricordati da Mao Valpiana (presidente del Movimento Nonviolento) per la costruzione dei bombardieri F35; il riconoscimento della Palestina; l'appello agli aiuti internazionali per la zona del Corno d'Africa; la fine dei conflitti armati, a cominciare da Libia, Afghanistan e Sudan; la difesa dei diritti umani specialmente in Siria, Yemen e Bahrein. Lotti ha concluso appellandosi alle istituzioni, spesso colpevolmente sorde a questi temi, per valorizzare concretamente il «sacrificio» e l'impegno dei partecipanti alla marcia. Stesso invito è stato rivolto alla stampa che, d'accordo con la riflessione di Roberto Natale (presidente della Fnsi), non sempre riesce a sollecitare l'attenzione pubblica sulla pace e sul disarmo come possibili risorse per sanare i bilanci statali.

Per Libera la crisi in Italia è anche frutto di corruzione, evasione fiscale, lavoro nero che costano allo Stato 560 miliardi di euro l'anno. Questo il parere di Tonio Dell'Olio, responsabile del settore internazionale di Libera, che ha portato il saluto di don Ciotti, impegnato a celebrare ad Agrigento il giudice Rosario Livatino. Inoltre Dell'Olio ha sottolineato come lotta per la pace e impegno per la giustizia coincidano nella Marcia Perugia-Assisi, divenuta un punto di riferimento anche per i familiari delle vittime della mafia.

Fonte: Libera

21  settembre 2011 

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