1 Gennaio a Rimini, beati gli operatori di pace
Tavola della pace
La Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con Caritas Diocesana, Casa della Pace, Nuove Generazioni, Provincia di Rimini, e con il patrocinio del Comune di Rimini promuove la Marcia della Pace che sfilerà il giorno 1 gennaio 2013 lungo le vie del centro di Rimini.
La marcia è arrivata alla sua seconda edizione.
Lo scorso anno hanno partecipato più di 1000 persone: appartenenti al mondo cattolico e al mondo laico riminese, soprattutto molti giovani.
E’ un’iniziativa che nasce in occasione della Giornata Mondiale della Pace, ricorrenza celebrata dalla Chiesa Cattolica, che cade il primo gennaio di ogni anno. Scopo della giornata è dedicare il Capodanno alla riflessione e alla preghiera per la pace.
Per la 46esima giornata, del prossimo 1° gennaio 2013, il Santo Padre Benedetto XVI ha scelto il tema: “Beati gli operatori di pace”: nel suo messaggio il Pontefice intende incoraggiare tutti a sentirsi responsabili riguardo alla costruzione della pace.
Intorno a questo tema, in questa data, vogliamo promuovere una marcia cittadina che richiami l’urgenza di dare priorità nell’agenda di ciascuno di noi, dei nostri amministratori, della nostra Chiesa e dei governanti a questo argomento.
Sono tante le sollecitazioni che ci provocano: la crisi economica e le sue pesanti conseguenze sulle categorie più vulnerabili con grave perdita di posti di lavoro ed un impoverimento generale, l’instabilità politica e sociale in Italia e nel mondo, il riarmo con la campagna degli F 35 e le “ missioni militari di pace” all’estero, l’immigrazione e le difficoltà dell’integrazione, oltre ai conflitti armati e la distruzione dell’ambiente.
Per questa edizione prevediamo una partecipazione sicuramente maggiore rispetto allo scorso anno. Le associazioni e enti già citati che hanno collaborato all’organizzazione della marcia si riuniscono da diversi mesi in un “laboratorio di idee” al quale hanno aderito lungo il cammino l’Agesci di Rimini l’Ufficio Diocesano Pastorale Sociale e del Lavoro, la GIOC, la Fondazione San Giuseppe, l’ANPI, le ALI – Associazione di Promozione Sociale, l’Ente Nazionale Sordi, l’Associazione Di Comunità .
La lampada della pace di Taybeh – dalla Terra Santa – aprirà il corteo, seguita dallo striscione “Accendi la pace – Spegni la guerra” e da due fiaccole da accendere durante il tragitto. Altre fiaccole – consegnate in precedenza ad alcune realtà riminesi che ogni giorno s’impegnano concretamente nella solidarietà, per la convivenza e la giustizia – verranno accese da rappresentanti di queste realtà ad ogni tappa del percorso.
Si parte alle 15 dalla Chiesa di San Nicolò, la prima sosta è alla stazione di Rimini, luogo di raduno dei senza fissa dimora, aiutati ogni notte dalla Capanna di Betlemme e dalla Caritas.
In corso Giovanni XXIII la lampada verrà accesa dall’Operazione Colomba, corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII. In via Tonini c’è l’incontro con la Casa della Pace, da decenni luogo di coordinamento della Rimini attenta ai temi della pace e dell’integrazione. In Corso d’Augusto la marcia si ferma al Copresc, il Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile. In piazza Cavour la Caritas aiuterà i partecipanti a riflettere sull’aspetto dell’integrazione degli immigrati.
La marcia toccherà la sede della Provincia, dove il presidente Stefano Vitali darà un breve contributo sulle urgenze ed i cammini della pace in terra riminese.
La marcia arriverà in un luogo simbolo: il sagrato della Cattedrale. Qui ci sarà un segno finale, una testimonianza dalle zone di guerra e un breve discorso del Vescovo di Rimini, Monsignor Lambiasi.
In conclusione una proposta perché questa manifestazione non esaurisca l’impegno comune di costruzione della pace a Rimini, ma possa essere l’inizio di un percorso condiviso e costante.