Yemen, dieci milioni di persone senza cibo
NEAR EAST NEWS AGENCY
Nazioni Unite: metà della popolazione è malnutrita. A monte la povertà strutturale, l’instabilità politica e la costante dipendenza dalle esportazioni estere.
Metà della popolazione dello Yemen ha fame. È l’annuncio drammatico dato ieri dall’agenzia delle Nazioni Unite, World Food Program, alla conferenza stampa di Ginevra. Il Paese si sta impoverendo e oltre dieci milioni di persone – su una popolazione totale di 25 – è denutrito. Ovvero, necessitano di sostegno umanitario immediato. Lo scorso mese il WFP è riuscito a consegnare aiuti a circa 840mila persone, una goccia nel mare.
Al dato choc si aggiunge quello fornito da Johannes Van Der Klaauw, il nuovo coordinatore umanitario dell’Onu in Yemen: a maggio milioni di yemeniti non hanno avuto accesso ad acqua potabile e pulita e ad un’assistenza sanitaria adeguata. Servirebbero, ha detto, 600 milioni di dollari per affrontare l’emergenza, ma solo il 20% del budget previsto è ad oggi disponibile: “I continui bisogni umanitari dello Yemen non hanno mai avuto tanta necessità di un intervento internazionale”.
A preoccupare soprattutto il tasso di denutrizione tra i bambini: metà dei minori di 5 anni (un milione di bambini) non mangia abbastanza, ha detto la portavoce del WFP, Elisabeth Byrs. Per questo sarà lanciato un nuovo progetto, “Recovery Operation”, con un target previsto di sei milioni di persone ed un costo previsto di 491 milioni di dollari. Un preventivo enorme se si pensa che l’agenzia Onu gode solo di altri 117 milioni fino alla fine dell’anno.
A monte la povertà strutturale della popolazione yemenita, aggravata dalla difficile transizione politica dopo la deposizione del trentennale presidente del Paese, Ali Abdullah Saleh, seguita alle sanguinose proteste di piazza. L’instabilità politica sta peggiorando le già gravi carenze dello Yemen, a cui si aggiungono l’atavica dipendenza del Paese dalle esportazioni (il 90% dei prodotti alimentari arriva dall’estero) e la continua crisi energetica dovuta alla mancanza di carburante, che impedisce gli spostamenti e causa frequenti blackout.
La conseguenza diretta della crisi economica e dell’estrema povertà della popolazione è la decisione di molti yemeniti di vendere terre e bestiame, non abbastanza produttivi, per racimolare denaro necessario all’acquisto di beni alimentari. Spesso per provvedere alle necessità della famiglia, milioni di yemeniti sono costretti a indebitarsi, entrando così in un pericoloso circolo vizioso.
Fonte: http://nena-news.it
31 maggio 2014