Una marcia per la pace anche in Sardegna
Pietro Scarnera
Adozioni a distanza, progetti con le scuole e soprattutto l’impegno a coinvolgerà altri Comuni del territorio. Ecco cosa succederà per l’Anno dei diritti umani a Samassi (Cagliari), città da tempo all’avanguardia sui temi della pace e dei diritti, come ci spiega il sindaco Ennio Cabiddu.
Anche le realtà locali possono fare qualcosa di concreto per contribuire alla pace e alla diffusione dei diritti umani. Qual è l’impegno del Comune di Samassi?
“Samassi è stato tra i primi Comuni a diventare territorio denuclearizzato… da allora siamo sempre stati attenti ai temi della pace, della non violenza e dei diritti umani. Il Comune collabora da tempo con la Tavola della Pace e fa parte delle amministrazioni che aderiscono al progetto ‘Majors for Peace’.Inoltre facciamo parte della Tavola sarda della pace e ogni anno contribuiamo a organizzare la Marcia della Pace Gesturi-Laconi, che nel 2007 è arrivata alla sesta edizione”.
Quali sono le iniziative pensate in occasione dell’Anno dei diritti umani?
“La nuova amministrazione si è insediata da pochi mesi, quindi molte iniziative sono in via di definizione. Sicuramente proseguiremo alcuni progetti a cui teniamo particolarmente. Per esempio la campagna di adozioni a distanza di alcuni bambini della Guinea Equatoriale, dove opera un sacerdote molto legato alla nostra comunità. Per queste adozioni ci sono 1.500 euro di fondi comunali, mentre la cittadinanza ha contribuito con offerte in occasione della Sagra del Carciofo, la nostra manifestazione più importante”.
Nel 2008 sarà molto importante anche la sensibilizzazione sul tema dei diritti umani. Che cosa succederà a Samassi?
“Per l’Anno dei diritti umani lavoreremo soprattutto con le scuole. Partiranno due progetti per coinvolgere i più giovani sui temi della pace e della nonviolenza, anche attraverso laboratori teatrali e incontri con persone che si sono impegnate per queste cause. Vorremmo fare un’opera di sensibilizzazione anche nei confronti delle altre amministrazioni locali: in questo caso l’obiettivo è allargare il numero dei parte