Una famiglia su sei dichiara di arrivare alla fine del mese con molta difficoltà
Redattore Sociale
Indagine Istat sulle condizioni di vita (2008) e sui redditi (2007). Aumentano le famiglie che non riescono a provvedere al pagamento delle bollette (11,9%) e all’acquisto di abiti (18,2%). Il 7,1% è in arretrato con il pagamento del mutuo.
ROMA – L’Istat rende nota l’indagine campionaria annuale “Reddito e condizioni di vita”, che è parte di un più vasto progetto deliberato dal Parlamento Europeo e coordinato da Eurostat, che ha lo scopo di produrre e divulgare statistiche armonizzate sulle condizioni economiche e la qualità della vita dei cittadini europei. L’indagine è stata effettuata nell’ultimo trimestre del 2008 su un campione di circa 21 mila famiglie (oltre 52 mila individui), rappresentativo della popolazione residente in Italia. Le domande hanno riguardato le condizioni di vita (occupazione, difficoltà economiche, spese per la casa) alla fine del 2008 e i redditi percepiti nel 2007.
I dati. Le difficoltà economiche che le famiglie riferiscono di aver sperimentato nei dodici mesi precedenti il periodo di rilevazione (ultimo trimestre del 2008) confermano il quadro segnalato dagli indicatori economici e finanziari. Nel 2008 cresce, rispetto all’anno precedente, la quota di famiglie che dichiara di arrivare alla fine del mese con molta difficoltà (il 17%, contro il 15,4% del 2007); inoltre, aumentano le famiglie che non riescono a provvedere regolarmente al pagamento delle bollette (11,9%, contro l’8,8% del 2007) e all’acquisto di abiti necessari (18,2%, contro il 16,9%). Statisticamente significativo è pure l’incremento delle famiglie cui è capitato di non avere, in almeno un’occasione, soldi sufficienti per pagare le spese per i trasporti (8,3%, contro il 7,3% del 2007) e di quelle che sono in arretrato con il pagamento del mutuo (7,1% di quelle che hanno un mutuo, contro il 5%).
Risultano sostanzialmente stabili, rispetto al 2007, almeno a livello nazionale, le quote di famiglie che non si possono permettere di riscaldare adeguatamente la propria abitazione (10,9%) e quelle che hanno risorse insufficienti per gli alimenti (5,7%) e per le spese mediche (11,2%). Quasi un terzo delle famiglie (31,9%) ha poi riferito di non essere in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 750 euro con risorse proprie.
Dal punto di vista territoriale, l’Italia meridionale e insulare, che usualmente presenta indicatori di percezione delle difficoltà economiche di livello più elevato rispetto al resto del Paese, mostra, nell’ultimo anno, un ulteriore lieve peggioramento della propria situazione. Infatti, tra il 2007 e il 2008, aumenta in misura significativa la percentuale di famiglie che arriva con molta difficoltà a fine mese (dal 22,0 al 25,6%), al contrario di quanto avviene nel Nord e nel Centro dove tale quota rimane sostanzialmente stabile (nel 2008, rispettivamente, il 12,6% e il 14,3%). Nel Sud e Isole si registra anche l’aumento maggiore di famiglie che dichiara di non avere avuto i soldi, in almeno un’occasione, per le spese alimentari (8,2%, contro il 7,3% del 2007) e che non ha potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione (21,2%, contro il 20,1).
Oltre che nel Mezzogiorno, anche nel Nord si osserva un incremento di quanti riferiscono di aver avuto difficoltà nel sostenere il pagamento delle spese per i trasporti; nel 2008, in queste due ripartizioni il problema riguarda, rispettivamente, il 14,2% e il 5,4% delle famiglie. Inoltre, il Nord e il Mezzogiorno sono entrambi interessati da un aumento delle famiglie che hanno avuto problemi per acquistare i vestiti necessari, ma mentre nel primo caso l’indicatore si attesta al 12,5%, nel Sud e nelle Isole il problema riguarda addirittura il 30% delle famiglie (nel Centro è pari al 14,2%).
Infine, è comune a tutte e tre le ripartizioni l’incremento di famiglie che, almeno in un’occasione, sono state in arretrato con le bollette (nel 2008, si tratta del 9% nel Nord, dell’11,7% nel Centro e del 16,7% nel Mezzogiorno) e di quelle che hanno avuto difficoltà a pagare il mutuo (nel 2008, è il 6% nel Nord, il 7% nel Centro e l’11,2% nel Mezzogiorno). Rispetto al 2007, il problema delle spese mediche conosce invece una maggiore diffusione solo nel Centro (dall’8,0 al 9,3%).
La maggiore frequenza di situazioni di difficoltà economica nelle regioni meridionali e insulari si rileva per i residenti in Sicilia, Campania, Calabria e Puglia. Tra le regioni del Nord e del Centro, il Piemonte e il Lazio evidenziano maggiori segni di disagio con, rispettivamente, il 16,3% e il 17,1% delle famiglie che dichiarano di arrivare a fine mese con molta difficoltà nel 2008.
Fonte: Redattore Sociale
29 dicembre 2009