Un invito a partecipare in tanti alla Marcia per la pace del 16 maggio


Francesco Lena


Pubblichiamo il contributo di un nostro affezionato lettore: “Allora diamoci tutti una smossa, andiamo numerosi alla Perugia-Assisi. È il momento del fare in prima persona, bisogna essere tutti più protagonisti…”.


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Un invito a partecipare in tanti alla Marcia per la pace del 16 maggio

Secondo me deve essere una marcia della pace molto partecipata e forte, arricchita nel significato, nelle motivazioni, nell'importanza civile, sociale e culturale, in questo momento particolarmente difficile. C'è troppa violenza nel mondo, in Italia, nella società, contro gli immigrati, contro le donne, contro i bambini, contro gli anziani, i diversi, nelle città, nel mondo del lavoro, nel rapporto con l'ambiente, troppa censura nell'informazione e poco obbiettiva.
Nel mondo, ci sono troppi conflitti, troppe guerre, troppe ingiustizie, troppe disuguaglianze, troppe persone muoiono di fame, di sete e per malattie infettive.
In Italia, c'è troppa mafia, troppa corruzione, troppo malcostume, troppa evasione fiscale, troppo razzismo, troppo egoismo, troppa falsità, troppa censura e purtroppo tanta indifferenza.
Allora diamoci tutti una smossa, andiamo numerosi alla marcia della pace Perugia Assisi, a fare sentire la propria voce, per contribuire a sensibilizzare su tutti questi problemi, a far crescere la cultura della pace, la cultura dell'uguaglianza, la cultura della solidarietà, la cultura dell'accoglienza, la cultura dell'onestà, la cultura del rispetto delle regole, la cultura della vita e infine una cultura generale più alta per tutti.
È il momento del fare in prima persona, non basta dire o delegare, bisogna essere tutti più protagonisti, più partecipi concretamente nei fatti, più responsabili, la storia la facciamo noi, la storia siamo noi.
La manifestazione della pace deve essere un grande momento, di entusiasmo, di partecipazione e di ripresa di un cammino, di un impegno costante, civile, sociale e culturale, che duri 365 giorni all'anno, nelle istituzioni, nei sindacati, nei movimenti, nelle associazioni di volontariato, nei gruppi di persone locali, nei rapporti tra persone.
Prendiamo come base, come punto solido di riferimento, la nostra meravigliosa costituzione italiana, che è una delle più belle al mondo, contiene i grandi principi di libertà, uguaglianza e democrazia, contiene diritti universali e valori alti, valori umani veri .
Dobbiamo lavorare tutti insieme per far crescere, il dialogo, la collaborazione e le coscienze, se lo faremo contribuiremo a costruire una società più giusta, un mondo migliore, dove non ci siano più guerre, non ci sia più gente che muoia di fame e di sete, una società piene di valori veri, di diritti e doveri uguali per tutti i cittadini del mondo, una cultura di vera pace, dove si possa vivere tutti un po meglio e sia salvaguardata la dignità di tutte le persone.

 

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