Un Comitato per ricordare il filosofo della nonviolenza
Claudio Bianconi
A Perugia una serie di iniziative su Aldo Capitini, fondatore della Marcia della Pace Perugia-Assisi, che a quaranta anni dalla sua scomparsa costituisce esempio indelebile di pace e nonviolenza.
PERUGIA – Morì tacciato di stravaganza, ma le categorie del suo pensiero furono per sempre e indelebilmente tracciate nella memoria storica del pensiero antifascista e non violento. Omnicrazia e compresenza, pace, non violenza e persuasione furono i capisaldi della sua filosofia che per molti versi ha precorso l’attualità, almeno sin quando il mondo – come ha ricordato Paolo Raffaelli presidente dell’Anci – era diviso in due blocchi contrapposti e sotto la minaccia costante di un conflitto nucleare scatenato indifferentemente dall’una o dall’altra parte. E’ così che a quaranta anni dalla morte del fondatore della marcia della Pace Perugia-Assisi, che coincide con la data di domenica 19 ottobre, è stato creato su impulso della presidente dalla Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti un Comitato per la promozione delle iniziative capitiniane che sarà attivo sino alla scadenza del prossimo ottobre 2009. Alla formazione del Comitato presieduto da Alessandro Vestrelli hanno aderito una lunga serie di enti ed istituzioni che contribuiscono a dare lustro alle varie iniziative: Regione dell’Umbria; Anci Umbria; Upi; Comune di Perugia; Biblioteca Augusta; Fondazione Centro Studi Aldo Capitini; Associazione Amici di Aldo Capitini; Isuc; Università degli studi di Perugia; Università per stranieri di Perugia; Tavola della Pace/Coordinamento nazionale enti locali per la pace e di diritti umani della Provincia di Perugia; Ufficio scolastico regionale dell’Umbria; Archivio di Stato; Rai sede regionale dell’Umbria; Aur e Centro Studi giuridici della Regione Umbria. Capitini nei suoi molteplici aspetti sarà “indagato” a cominciare dalle lettura che ne darà la voce di Ascanio Celestini domani alle 10 alla Sala dei Notari , ma anche – come ha ricordato l’assessore regionale alla cultura Silvano Rometti – sotto l’aspetto del forte legame che stringeva il filosofo alla sua città, inquilino nella sua infanzia nello stesso Palazzo dei Priori, figlio del custode del campanile dell’edificio medievale sede del Comune dal ’300 in poi. Ma se il filosofo dei Cos (Centri di orientamento sociale) ebbe tanta rilevanza nella sua Perugia (anche se inviso alla Chiesa e ai poteri forti), ad ampliarne la sua influenza agli altri comuni umbri pensa l’Anci con Paolo Raffaelli cha sta lavorando attorno all’idea dell’allargamento del messaggio non violento e pacifista della Marcia Perugia Assisi. E se il mondo della scuola sarà coinvolto con un concorso sull’anniversario dei quaranta anni della scomparsa del filosofo e la creazione di un logo ad hoc, a sottolineare quanto il filosofo “religioso-laico” abbia ancora un’influenza diretta sul tessuto sociale cittadino ha pensato l’assessore all’urbanistica Wladimiro Boccali che ha tracciato il futuro della struttura di San Matteo degli Armeni deputata a diventare luogo di incontro tra religioni diverse, di scambio e confronto pacifico tra varie modalità di culture e di pensiero. Mentre sul versante dei carteggi epistolari con i grandi intellettuali dell’epoca, da Walter Binni e Danilo Dolci, pongono l’accento sia l’assessore comunale alla cultura Andrea Cernicchi che la funzionaria della biblioteca Augusta Serena Innamorati che ha annunciato il ritrovamento di un inedito capitiniano riguardante lo svolgimento dell’attività dell’Università popolare di Perugia e i carteggi con i grandi intellettuali dell’epoca: Pertini, Alacri, Zaccagnini, Arcangeli. L’incontro a Palazzo dei Priori è terminato con i saluti del presidente della Fondazione Capitini Luciano Cappuccelli e l’auspicio della creazione di una edizione nazionale che raccolga l’intera opera omnia di Aldo Capitini.
Fonte: Corriere dell'Umbria
17 ottobre 2008