Un anno fa ad Assisi


Flavio Lotti


Un anno fa, il 26 agosto 2006, la Tavola della pace e il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani organizzarono ad Assisi una importante manifestazione nazionale contro la guerra in Libano, per la pace in Medio Oriente. Abbiamo compreso la lezione, terribile, di quei giorni?


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Un anno fa ad Assisi

Un anno fa, il 26 agosto 2006, la Tavola della pace e il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani organizzarono ad Assisi una importante manifestazione nazionale per la pace in Medio Oriente. La guerra in Libano era appena finita lasciando dietro di sé un’impressionante sia di sangue, lutti, rancore, odio e sofferenze. In quell’occasione, migliaia di giovani, famiglie, enti locali, associazioni, forze sociali e politiche hanno interrotto le vacanze per sostenere l’impegno di chi stava sinceramente operando per far si che la tregua appena siglata potesse trasformarsi in pace.

“La pace, dicemmo allora, non può attendere il ritorno dalle (legittime) ferie. Chiede a tutte le donne e gli uomini di buona volontà di agire subito con coraggio e lungimiranza. La pace non ammette deleghe. La diplomazia e le istituzioni che avrebbero dovuto impedire questa ennesima carneficina sono finalmente rientrate in campo. Ma non c’è da fidarsi troppo. La tensione resta altissima. I signori della guerra e del terrore non dimostrano alcuna intenzione di abbassare le armi e i problemi irrisolti, dopo questa disgraziata guerra, sono diventati ancora più gravi. La diplomazia degli Stati, da sola, non basta. C’è bisogno del contributo fattivo di tutti e di ciascuno, donne e uomini, organizzazioni e istituzioni.”

Un anno dopo la guerra in Libano possiamo dire di aver compreso la lezione, terribile, di quei giorni?


***

Le proposte della Tavola della pace per fare pace in Medio Oriente, presentate il 26 agosto 2006 ad Assisi

La via della pace in Medio Oriente

L'alternativa politica alla guerra senza limiti nè confini


Le prime cose da fare sono:
 

1.    Costituire e inviare la nuova forza di pace dell’Onu nel sud del Libano e attuare la risoluzione dell’Onu 1701 (vedi documento Tavola della pace) sostenuta da una fortissima iniziativa politica che affronti i problemi irrisolti.

2.    Affrontare subito la questione palestinese. Inviare una forza di pace dell’Onu nella Striscia di Gaza per fermare le incursioni militari, i bombardamenti e il lancio dei missili Qassam. Affrontare l’emergenza umanitaria e riaprire il dialogo e il processo di pace con l’ANP per attuare le risoluzioni dell’Onu

3.    Disinnescare la “bomba iraniana” promuovendo subito una Conferenza internazione per la completa denuclearizzazione del Medio Oriente

4.    Riaprire il dialogo e il negoziato politico con la Siria e con l’Iran per affrontare i problemi irrisolti e promuovere il riconoscimento e la pace con Israele.

5.    L’Onu (con il deciso sostegno dell’Unione Europea) si prende ufficialmente la responsabilità di garantire la sicurezza di Israele e della Palestina e decide di trasferire la sua sede principale a Gerusalemme, città aperta, capitale del mondo

6.    Lottare con determinazione contro tutti i terrorismi, i fondamentalismi e gli integralismi, ovunque si manifestino, con gli strumenti della legalità e della giustizia penale internazionale, con intelligenza ed efficienza nel rispetto dei diritti umani e dei valori democratici.

7.    Rispondere alla grande emergenza umanitaria della popolazione libanese

8.    Bonificare rapidamente il territorio libanese da tutti gli ordigni (bombe a grappolo, mine antiuomo,…)

9.    Completare il ritiro israeliano dal sud del Libano

10. Affrontare i principali problemi politici che restano irrisolti, come il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri di entrambe le parti e la risoluzione della questione delle Fattorie di Shebaa

11. Sostenere senza interferenze la ricostruzione sociale, politica ed economica del Libano e favorire il dialogo nazionale tra tutte le sue componenti per il disarmo degli Hezbollah

12. Promuovere l’embargo sul commercio delle armi verso il Medio Oriente

13. Ritirare tutti gli eserciti stranieri dall’Iraq e fare ogni sforzo per mettere fine alla guerra civile in corso

14. Passare anche in Afghanistan dall’impegno militare ad un impegno politico e civile per la fine della guerra, a fianco delle popolazioni vittime delle guerre, dell’oppressione e della miseria

15. Sostenere la Corte penale internazionale e gli altri meccanismi di promozione della giustizia e di protezione dei diritti umani

16. Procedere rapidamente al rafforzamento e alla democratizzazione dell’Onu anche mediante la convocazione di una Convenzione globale che veda anche la partecipazione dei Parlamenti e delle organizzazione della società civile.

17. Promuovere programmi di comunicazione e informazione (a cominciare dalla RAI) per favorire la conoscenza e il dialogo interculturale e interreligioso a partire dal Medio Oriente e dal mediterraneo.

18. Sviluppare una vera politica di cooperazione internazionale contro la guerra e la miseria che valorizzi e rafforzi il ruolo delle organizzazioni della società civile e degli enti locali

19. Rilanciare il ruolo dell’Unione Europea nel Mediterraneo e nel Medio Oriente attraverso lo sviluppo politico-istituzionale del Partenariato euromediterraneo.

Tavola della pace – Assisi, 26 agosto 2006

scarica l’allegato

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