Tutu esorta gli Ebrei a rifiutare l’oppressione dei Palestinesi
Michael Paulson
Un messaggio di pace che denuncia l’uso di "punizioni collettive" dei Palestinesi da parte del Governo Israeliano e lo stato di Apartheid. Desmond Tutu, Premio Nobel per la Pace afferma come sia gli ebrei che i palestinesi sono "indispensabili per un mondo più "buono, compassionevole, giusto e attento".
L'Arcivescovo Desmond Tutu, che ha vinto il Premio Nobel per la Pace per il suo ruolo nella lotta contro l'Apartheid in Sud Africa, si è appellato ieri a tutti gli ebrei affinché vadano contro quella che lui definisce l'oppressione dei Palestinesi da parte del Governo Israeliano.
In un lungo e emozionante appello nell'affollatissima Chiesa di Old South, dove il debole e lungo suono dei contestatori pro Israeliani potrebbe essere ascoltato anche attraverso le mura di pietra, Tutu ha citato dei passaggi della Bibbia per affermare che il Dio venerato dagli ebrei avrebbe sostenuto la causa dei Palestinesi.
"Ricordate cosa è successo a voi in Egitto e molto recentemente in Germania- ricordate e agite di conseguenza", ha detto alludendo alla schiavitù degli Ebrei in Egitto descritta nel libro dell'Esodo, ma anche all'Olocausto nazista. "Se voi rifiutate la vostra chiamata, potrete forse sopravvivere a lungo, ma vedrete quanto sarà tutto corrosivo dentro di voi e un giorno imploderete".
Le sue affermazioni a una congregazione di circa 850 persone hanno creato le polemiche persino prima di essere pronunciate.
Un ampio schieramento di leader della comunità ebraica e organizzazioni hanno denunciato Sabeel, l'organizzazione cristiana palestinese che ha organizzato la conferenza alla quale Tutu è intervenuto, come anti-israeliana e hanno tolto il sostegno del gruppo a Tutu.
Circa 200 persone hanno protestato durante la Conferenza venerdì; ieri, Sabbath ebraico, la protesta è stata più piccola, con poche decine di persone che facevano segni e lanciavano grida all'angolo tra le vie di Boylston e Dartmouth.
I manifestanti pro-Israele hanno dichiarato che il paragone tra Israele e il Sud Africa dell'Apartheid era ingiusto perché Israele è una democrazia dove gli arabi hanno i loro diritti.
"Quella conferenza è male per la pace, è male per l'America, è male per Israele ed è male per i Palestinesi", ha dichiarato Steve Grossman, attivista democratico che presiede il team consultivo del Consiglio per le relazioni della Comunità ebraica dell'Action Center di Israele. "Israele vuole la pace, nonostante le falsità e i travisamenti che si ascolteranno alla Chiesa Old South questo week end".
Tutu, 76 anni, era fragile ma coraggioso. Dopo la conferenza ha raggiunto una manifestazione a Copley Square dove Israele è stata denunciata come uno Stato di Apartheid. Notando che la manifestazione è stata sponsorizzata da un gruppo chiamato Voce Ebraica per la pace, ha dichiarato: " A volte voi siete calunniati come Ebrei che odiano il proprio popolo, ma io vi dico grazie per esservi alzati in difesa della verità".
Alla manifestazione hanno partecipato alcune centinaia di persone; centinaia di altre persone con bandiere della pace hanno camminato affianco a loro come parte della marcia contro la guerra in Iraq.
Durante il suo discorso nella Chiesa, Tutu ha detto che il Governo israeliano è per certi aspetti peggiore di quello del Sud Africa dell'Apartheid, citando ciò che lui ha descritto come l'uso di "punizioni collettive" dei Palestinesi da parte del Governo Israeliano. Alla Conferenza stampa prima del suo discorso, Tutu ha criticato il Governo israeliano per la sua brutalità e per le "enormi violazioni dei diritti umani".
Ma le sue osservazioni dentro la chiesa erano indirizzate direttamente agli ebrei. Tutu ha detto che stava lanciando un "grido dal cuore, un pianto di angoscia dal cuore, una supplica appassionata ai suoi familiari spirituali, ai nobili figli di Abramo come me; per favore ascoltate l'invito, il nobile invito delle vostre scritture, delle nostre scritture, di essere con il Dio dell'Esodo che ha preso le parti di un gruppo di schiavi contro il potente faraone".
"Gli ebrei sono indispensabili per un mondo buono, compassionevole, giusto e attento –ha aggiunto Tutu- e lo stesso sono i palestinesi".