Tutti i missionari comboniani chiedono trasparenza e chiarezza per il trasferimento della discarica di Korogocho
La redazione
L’Italia, in seguito agli accordi tra il ministero dell’ambiente italiano e quello keniano ha preso l’impegno di aiutare il governo del Kenya a spostare quella discarica.
Alla periferia di Nairobi (Kenya), su una collina a schiena d’asino, vivono oltre centomila persone: è la baraccopoli di Korogocho. Di fronte c’è la gigantesca discarica di Dandora dove arrivano i rifiuti della capitale del Kenya senza nessun criterio, tutela o attenzione per l’ambiente. Nel complesso attorno a questo sito vive un milione di persone che respirano i suoi fumi tossici. E’ di recente pubblicazione lo studio condotto a Nairobi dall’ Unep , organismo Onu per l’ambiente, che denuncia che su 328 bambini di Korogocho, di eta’ tra i 2 ed i 18 anni, quasi la metà è “imbottito “ di metalli pesanti (www.unep.org o www.korogocho.org).
L’Italia, in seguito agli accordi tra il ministero dell’ambiente italiano e quello keniano ha preso l’impegno di aiutare il governo del Kenya a spostare quella discarica. Il Ministero degli Esteri e quello dell’Ambiente italiani si sono accordati per realizzare questo progetto con il governo del Kenya. Questo è il frutto anche della campagna WNairobiW che ha portato alla riconversione del debito del Kenya con l’Italia in favore di politiche ed iniziative di miglioramento abitativo negli slum e all’impegno italiano per il trasferimento della discarica. Tutto questo è avvenuto in sintonia con i missionari comboniani, presenti a Korogocho da 17 anni, prima con padre Alex Zanotelli e adesso con padre Daniele Moschetti, padre Paolo La Torre e padre John Webootsa e fratel James Iriga Gitonga.
I comboniani e la comunità di Korogocho, esigono che questo processo avvenga nella massima trasparenza possibile nell’unico interesse della salvaguardia della salute degli abitanti della zona e dell’ambiente. Per questo sono rimasti sorpresi che lo studio di fattibilità dell’ operazione trasloco, sia stata affidata alla ditta EurAfrica, apparentemente non dotata delle indispensabili referenze, per la cifra non trascurabile di 700 mila euro. Questo appare ancora più strano perché questa società è stata incaricata senza aver vinto una regolare gara e perché sappiamo che sono già stati condotto da parte di altri (sia italiani che giapponesi) seri studi di fattibilità sul trasferimento della discarica di Dandora e sull’organizzazione della raccolta dei rifiuti nella città di Nairobi.
Grazie all’intervento del ministro Alfonso Pecoraro Scanio l’operazione di affidamento di questo incarico ad Eurafrica è stata bloccata. Il ministro ha poi affidato tutta l’operazione all’agenzia del ministero, A.P.A.T. perché tutto sia sotto assoluto controllo pubblico e vi sia trasparenza della spesa.
Questa vicenda sottolinea la necessità di maggiore attenzione sul meccanismo di assegnazione dei fondi, tanto più in vista dello stanziamento complessivo per l’operazione trasloco,che si aggira sui 30 milioni di dollari.
Conferenza stampa il giorno 12 ottobre alle ore 11,30 alla Provincia di Roma, via IV Novembre 119A nella Sala Placido Martini.
Parteciperanno alla conferenza stampa :
Padre Alex Zanotelli missionario comboniano
Padre Paolo La Torre missionario comboniano a Korogocho
Un rappresentante del Ministero Ambiente e della tutela del territorio e del mare
Un rappresentante del Ministero degli Affari Esteri