Turchia-Siria, ora Erdogan frena


NEAR EAST NEWS AGENCY


La tensione pero’ resta alta e un nuovo incidente potrebbe scatenare un conflitto che servirebbe al premier turco per creare una zona cuscinetto in territorio siriano.


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La Turchia «non ha intenzione di iniziare una guerra contro la Siria» e l’autorizzazione ad operazioni militari votata dal Parlamento è solo un deterrente.

Getta acqua sul fuoco il premier Erdogan che ieri sera ha mandato segnali rassicuranti alla sua popolazione contraria all’apertura di un conflitto con i vicini siriani. Da parte sua Damasco, spinta dagli alleati russi, si è scusata per il colpo di mortaio che due giorni ha ucciso 5 civili turchi, tra cui una madre con i figli.

Dopo 24 ore di alta tensione, la corsa verso un possibile conflitto è rallentata. La situazione rimane però pericolosamente fluida. Nulla può garantire che non ci siano nuovi incidenti lungo il lungo e poroso confine tra i due paesi dove l’esercito governativo agli ordini di Bashar Assad prova a frenare l’afflusso di armi e combattenti destinati all’Esercito libero siriano, la milizia ribelle.

Damasco ieri ha replicato alla lettera di protesta presentata dall’ambasciatore turco alle Nazioni Unite, accusando il governo Erdogan di lasciare campo libero ai jihadisti islamici che vanno a combattere in Siria.

Da parte sua il premier turco tiene pronto nel cassetto il piano di un intervento armato che imponga una area di esclusione aerea su parte della Siria e una zona cuscinetto lungo la frontiera, proprio come chiedono i ribelli siriani.

Fonte: http://nena-news.globalist.it
5 ottobre 2012

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