Tragedia senza fine nel Mediterraneo: altri 20 migranti morti
Redattore Sociale
Ancora morte nel Canale di Sicilia: dopo i 30 migrati trovati morti su un imbarcazione giunta a Pozzallo, nel ragusano, nella notte un mercantile civile ha soccorso un barcone a circa 80 miglia da Lampedusa.
Ancora morte nel Canale di Sicilia: dopo i 30 migrati trovati morti su un imbarcazione giunta a Pozzallo, nel ragusano, nella notte un mercantile civile ha soccorso un barcone a circa 80 miglia da Lampedusa. Nella stiva dell’imbarcazione diciotto corpi senza vita, si pensa per intossicazione causata dal fumo del vecchio motore del barcone, mentre altri tre migranti in condizioni critiche sono stati soccorsi immediatamente. Per uno di loro, però, non c’è stato scampo: è deceduto durante il trasporto verso la terraferma. Gli altri due migranti, invece, sarebbero stati trasportati verso gli ospedali di Palermo. I due sarebbero in gravi condizioni a causa di un avvelenamento da monossido di carbonio e si troverebbero attualmente ricoverati in rianimazione. Secondo quanto si apprende in queste ore, l’allarme è stato lanciato questa mattina, intorno alle quattro. Circa 400 i migranti presenti sul barcone al momento dei primi soccorsi.
A ricostruire l’accaduto, una nota della Guardia Costiera. “Questa notte – racconta la nota -, le autorità maltesi hanno chiesto la collaborazione della Guardia costiera italiana, durante le fasi di soccorso a un barcone in legno di circa 25 metri, con a bordo oltre 400 migranti. L’imbarcazione è stata avvistata in un tratto di mare al confine tra la Libia e Malta da un mercantile danese, che dopo aver raggiunto l’unità procedeva al recupero degli occupanti”.
La Guardia costiera italiana, aggiunge la nota, ha inviato sul posto due motovedette classe 300, partite da Lampedusa con a bordo personale medico del Cisom (Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). “Allo stesso tempo la Centrale operativa di Roma dirottava sul punto altri 2 mercantili che navigavano nelle vicinanze – continua la nota -. Giunte sul posto, le motovedette della Guardia costiera, hanno fornito aiuto e assistenza durante le operazioni di trasbordo dei migranti sulla nave danese. Tre di queste persone, in gravi condizioni di salute, sono state invece imbarcate sulle motovedette per essere trasferite d’urgenza a Lampedusa. Durante il tragitto, il medico imbarcato sulla motovedetta, constatava il decesso di uno dei tre migranti, mentre gli altri 2, una volta raggiunto il porto, sono stati affidati alle cure mediche a terra. Nel frattempo, i cadaveri di 18 migranti rinvenuti nella stiva del barcone, venivano recuperati e trasferiti a Malta da un pattugliatore maltese”.
Fonte: www.redattoresociale.it
19 luglio 2014