T’illumino di + o di -? L’osservatorio TG sulla Perugia-Assisi


Alberto Baldazzi


Pubblichiamo l’analisi di Alberto Baldazzi sui telegiornali nazionali: copertura “schizzata”; a seguire il commento di Flavio Lotti.


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T'illumino di + o di -? L'osservatorio TG sulla Perugia-Assisi

In genere non produciamo l’osservatorio durante i weekend. Oggi ci apprestiamo ad un numero speciale per due buoni motivi; anzi, per uno buonissimo ed uno pessimo.  Partiamo dal primo. Più di centomila persone hanno sfilato per chilometri e chilometri anche sotto la pioggia per l’appuntamento storico con la Marcia Perugia Assisi, un avvenimento di risonanza non solo italiana, ma europea e mondiale, viste le presenze di delegazioni pacifiste da tutti i continenti.  Quest’anno, come nella tradizione, una stragrande maggioranza di giovani e giovanissimi, anche sotto i vent’anni, tra i partecipanti. Il pessimo motivo? Dopo le avvisaglie dei giorni scorsi che certo non promettevano bene,  nella giornata di oggi si è assistito ad una “copertura” mediatica dell’avvenimento totalmente “schizzata”. Alcune reti ed alcuni tg hanno seguito con collegamenti in diretta, con finestre informative continue la manifestazione: oltre ai tg terrestri, segnaliamo Rai News 24 e Sky TG, che ci hanno raccontato e “fatto vedere” le facce dei giovani e meno giovani, e fatto ascoltare gli slogan pacifisti, quelli sui diritti, quelli contro la privatizzazione dell’acqua, per la difesa della Costituzione, per la libertà di espressione e comunicazione. Lo stesso ha fatto la terza rete del servizio pubblico  ed il TG 3, fin dalle edizioni del mattino. Alcuni invece, si sono distratti.  Spazio Aperto, tg di Italia 1, non ne ha fatto menzione; Il TG 4 ha dedicato con Fede quindici secondi da studio, rimarcando che “tratta vasi” di una iniziativa connotata politicamente. Il Tg 2 dell’ora di pranzo dedicava un bel servizio in apertura, mentre alle 20,30 si limitava a 60 secondi poco prima dei saluti finali. IL TG La 7 ha inteso bene, nell’edizione delle 20,  usare la Marcia come sfondo per far parlare i politici del centro sinistra.  Il TG 1, dopo aver dedicato all’iniziativa  pochi secondi da studio come penultima notizia nell’edizione delle 13,30, questa sera ha messo in onda un servizio da 70 secondi nella parte “declinante” dell’attenzione, ovvero al 22esimo minuto. Un minimo di resipiscenza, dopo che nel pomeriggio erano montate sulle agenzie le proteste per la mancata copertura  da parte del Tg delle rete ammiraglia. Segnaliamo , a scanso di equivoci, che non è che Minzolini non apprezza le manifestazioni di popolo: infatti oltre che aprir  – come hanno fatto in tanti – con la solidarietà del mondo cattolico  al papa in Piazza San Pietro,  ci ha detto tutto , e ben alto nell’impaginazione, sul tiro della fune organizzato dalla Lega tra le due rive del Ticino.

Questo vi dovevamo, e di questo abbiamo parlato, nel quotidiano commento, con Flavio Lotti, coordinatore della Tavola Della Pace, che da sempre organizza la Marcia Perugia-Assisi.

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Il commento di Flavio Lotti (Intervista di Alberto Baldazzi)

Il senso di questa giornata reale, fatta di persone concrete, soprattutto di giovani e giovanissimi, a prescindere dalle immagini che sono arrivate o meno dai TG nazionali, Flavio Lotti?
“Direi una giornata straordinaria, di passione civile. Una giornata riempita da tantissime persone che hanno sfilato sfidando un tempo davvero terribile.  Gente orgogliosa, gente orgogliosa delle proprie idee, determinata nel volerle portare avanti; però senza  rabbia, senza alcuna tensione  violenta nei confronti di nessuno. Insomma, una grande e bella giornata con tanta bella gente che io credo sia in grado di dare una bella mano a questo Paese per  uscire dalla crisi che sta vivendo.”
Quindi una presenza forte e non irata.   Neanche contro chi vi ha snobbato,  chi via ha messo i secondo, terzo, quarto,  ultimo piano rispetto, per esempio, al tiro alla fune leghista  sul Ticino, tra Piemonte e Lombardia? . Neanche contro questi siete  arrabbiati?
“Io ho incontrata gente consapevoli delle gravi responsabilità dell’informazione, anche  di tanta parte del servizio pubblico. Non ci sorprende che il TG 1 abbia dedicato così poco tempo alla marcia Perugia Assisi.  E l’abbia in fondo trattata come un’iniziativa quasi folkloristica.  Ciò nonostante non abbiamo rinunciato a comprendere il valore di questa parte del servizio pubblico.  Abbiamo pieni il dovere e la responsabilità di protestare. E di reagire. Abbiamo bisogno di riprendere nelle nostre mani  questa Rai e questo servizio pubblico, restituendolo ai cittadini; perche è un servizio dei cittadini e per i cittadini. Allo stesso tempo ringrazio innanzitutto RAI NEWS 24 e  RAI 3 per il lungo lavoro che hanno fatto nella diretta, con pochi mezzi ma con giornalisti che si sono fatti carico della volontà di capire innanzitutto, e di raccontare poi un evento che è stato veramente ricco ed estremamente complesso.  Non era facile farlo. Questa sera ho visto alcuni servizi veramente straordinari . Sono la contro prova che è possibile fare del buon giornalismo, e  anche che questa RAI ha  in sé le risorse per poterlo fare.  A questo punto spetta a cittadini  il dovere di reagire. E se non lo facciamo, certo non potremo dare la colpa a qualcun altro”.

16 maggio 2010

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