Testate atomiche sorvolano gli Usa su un B-52 . L'imbarazzo del Pentagono
Elisa Marincola
L'episodio è accaduto il 30 agosto scorso e la rivelazione viene dalla rivista militare "Army Times". Il 30 settembre a Ghedi parte la raccolta di firme per la proposta di legge d'iniziativa popolare per dichiarare l'Italia "zona libera da armi nucleari".
Sembra la trama di un filmaccio americano di spionaggio, invece e' accaduto sul serio, a dimostrazione del pericolo permanente rappresentato dalla semplice esistenza di armamenti atomici nel mondo.
Dei missili armati di testate nucleari sono stati caricati per sbaglio dall'Aviazione militare nei giorni scorsi su un bombardiere B-52 ed hanno attraversato i cieli
d'America, prima che il Pentagono si accorgesse del 'piccolo' errore che sembra non avere precedenti negli Stati Uniti.
La rivelazione e' della rivista militare 'Army Times' e fonti del ministero della Difesa l'hanno sostanzialmente confermata.
L'episodio risale al 30 agosto scorso e riguarderebbe sei 'Advanced Cruise Missiles', sui quali erano agganciate testate di una potenza compresa tra i 5 e i 150 kilotoni (per capire l'entita' del rischio, basti pensare che la bomba su hiroshima aveva una potenza di 13 kilotoni). I missili avrebbero dovuto essere rimossi dall'aereo perche' destinati ad essere smantellati; invece hanno volato nei cieli di mezza America, dal North Dakota alla Louisiana, agganciati sotto le ali del B-52, in apparenza all'insaputa dell'equipaggio, prima che l'aviazione militare si accorgesse della loro 'scomparsa'.
Un'inchiesta e' stata lanciata dal ministero della Difesa e a Washington e' evidente l'imbarazzo dell'amministrazione per un errore che, secondo alcuni esperti militari, potrebbe aver provocato da parte degli Usa anche una violazione dei trattati internazionali sulle armi nucleari.
Le autorita' militari hanno sottolineato che anche in caso di incidenti, le testate non avrebbero potuto essere attivate e non c'era rischio di esplosione atomica. Sara',
ma nel frattempo hanno cominciato a cadere le prime teste tra i responsabili della spedizione. Segno che quello che e' successo non e' un evento tanto insignificante. Per questo, e' importante lavorare tutti per la raccolta delle firme per la proposta di legge d'iniziativa popolare perché l'Italia si dichiari "zona libera da armi
nucleari", che partira' il 30 settembre prossimo, a Ghedi (Brescia), sede della base aerea italiana che ospita ben 40 testate nucleari, in aperta violazione del Trattato di non proliferazione nucleare, sottoscritto anche dal nostro paese. Almeno sulla carta.