Sul campo di concentramento di Yarmouk
Il Mondo di Annibale
Che cos’è Yarmouk? E’ il campo di concentramento del terzo millennio. Dove si deve morire di fame, a casa.
In questi giorni molti hanno in modo sacrosanto ripreso le immagini drammatiche della folla affamata di Yarmouk. Immagini sconvolgenti. Perchè finalmente vediamo che il regime siriano ha trasformato quel campo profughi in un campo di concentramento.Un grande intelletuale arabo, Ziad Majied, lo ha ribattezzato lo “Jarmouk Concentration Camp”. Solo che non ci sono prigioni, a Yarmouk. Lì per 400 giorni si attendeva la morte così, come nelle foto che abbiamo scelto a corredo di questo post.
Yarmouk non è posto isolato, lontano, sperso chissà dove nel deserto siriano. No, Yarmouk è lì, a due passi da Damasco. Il regime baathista-nazista di Damasco, che il boss fosse Hafez o Bashar, si è sempre vantato del fatto che i palestinesi in Siria non erano costretti a vivere nei campi, perché l’amorevole regime baathista-nazista riconosceva loro tutti i diritti che riconosceva agli altri arabi siriani. Siccome nel’ideologia baathista-nazista la Palestina, come il Libano, è parte della Siria, questa menzogna era certamente vera. Menzogna perché quel regime no sa cosa siano i diritti, verità perché è vero che nel gulag siriano i palestinesi avevano le stesse possibilità degli altri.
Poi cosa è successo? E’ successo che i palestinesi di Yarmouk, o alcuni di loro, o molti di loro, non conta, hanno scelto l’opposizione. E allora è scattata la punizione collettiva. Esattamente come per gli altri arabi siriani. Molti, o alcuni, a Homs si oppongono? Bene, o si arrendono o muoiono di fame. Tutti: vecchi, donne, bambini, malati. Tutti. Questo vale per gli arabi siriani come per i palestinesi. Questa decisione può protrarsi per centinaia di giorni, più di 400 nel caso del campo di Yarmouk. Che ci vuole?
Il nazismo del regime è tutto qui: nella semplicità banale con cui condanna tutta una popolazione, senza eccezioni. L’uomo non esiste, l’individuo non esiste, i diritti non esistono. O si è con o si è contro. Tutto qua. Tutto qua.
Non c’è altro da dire su quel regime criminale, c’è altro da dire sulla cecità di molti di noi. Perché qualcuno che si è stracciato le vesti per le violazioni dei diritti umani dei palestinesi in Libano o a Gaza tace o peggio si arrampica sugli specchi per non vedere l’inaudita e SENZA PRECEDENTI vicenda di Yarmouk? L’orrenda risposta è insita nella domanda.
A chi non vuole vedere Yarmouk, è chiaro, dei palestinesi non è mai interessato niente. Quindi a muoverlo è solo l’odio. Un odio che forse si pensa “antagonista”. Ma ci sono termini più “antichi” per comprenderlo.
Ci sono poi anche altre cecità su Yarmouk, che non si possono tacere. E molti si esse sono qui, tra di noi. O no?
Fonte: http://ilmondodiannibale.globalist.it
27 febbraio 2014