Studenti, insegnanti e sindacati in piazza il 12 marzo!
Studenti.it
La sensazione è che quella del prossimo 12 marzo sarà una grande, grandissima manifestazione per difendere la Costituzione e la scuola pubblica…
Per il mondo della scuola è in arrivo una nuova ondata di proteste. Il 12 marzo scenderanno in piazza studenti, insegnanti e sindacati, per difendere la scuola pubblica. Hanno lasciato il segno le ultime dichiarazioni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che ha accusato senza mezzi termini la scuola pubblica di "inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori".
Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini difende il premier: "Berlusconi non ha attaccato la scuola pubblica ma ha difeso la libertà di scelta delle famiglie". Ma Bersani, segretario del Pd, chiede le sue dimissioni: "Se la Gelmini fosse un vero ministro, invece di arrampicarsi sui vetri per difendere Berlusconi, dovrebbe dimettersi. La scuola pubblica è nel cuore degli italiani. Da Berlusconi arriva uno schiaffo inaccettabile, non permetteremo che la distrugga".
MANIFESTAZIONE DEL 12 MARZO
La sensazione è che quella del prossimo 12 marzo sarà una grande, grandissima manifestazione per difendere la Costituzione e la scuola pubblica.
La Rete degli Studenti Medi va all'attacco: "Siamo stanchi di sentire continuamente Berlusconi e i suoi ministri attaccare e distruggere la scuola e l'università tagliando tutti i finanziamenti, approvando riforme che ne destrutturano il carattere pubblico e avendo la faccia tosta di parlare di merito e qualità"
L'attacco alla scuola è l'ennesimo di una lunga serie di tentativi si smantellamento del nostro sistema democratico. Ogni giorno ormai sentiamo calpestata e negata la nostra Costituzione, che per chi governa solo per sé diventa un problema, tanto da dover continuamente prendere di mira i pilasti e i valori su cui si basa.
"Come studentesse e studenti e come cittadini crediamo che sia arrivato il momento di smetterla, da mesi continuiamo a mobilitarci e il 12 marzo saremo di nuovo in piazza, per difendere la dignità e diritti dell'Italia, per difendere la scuola e l'università pubblica, per gridare che questo paese non è più disposto a sentire quelle parole e a vedere negata e stravolta la Costituzione Italiana".
IN PIAZZA ANCHE I SINDACATI
Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, critica il premier che "non ha nessuna credibilità morale e etica per parlare di educazione e famiglie. Non si può passare dal bunga bunga agli attacchi alla scuola pubblica e alla libertà d'insegnamento. Questo Governo vuole trasformare le scuole italiane in luoghi in cui si nega il pensiero critico e libero. È un ulteriore attacco alla democrazia perchè la scuola pubblica deve rispondere ai principi e ai valori della nostra Costituzione e non agli interessi di Berlusconi".
VOLTI NOTI IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA, DA JOVANOTTI A VECCHIONI
Bisogna ripartire dai saperi e dalla Costituzione per rimettere in piedi il nostro Paese. Su questo punto sembrano essere tutti d'accordo. Lorenzo Jovanotti, in una lettera pubblicata sull'Unità, difende con passione la scuola pubblica: "La scuola pubblica – racconta il Jova – non è in competizione con le scuole private, non è la lotta tra Rai e Mediaset o tra due supermercati per conquistarsi uno spettatore o un cliente in più, non mettiamola su questo piano".
L'appello di Jovanotti sta riscuotendo un successo immediato. L'hanno sottoscritto tanti personaggi noti: Roberto Vecchioni, Don Ciotti, Ascanio Celestini, Giulio Scarpati, Neri Marcorè, Umberto Guidoni e tanti altri.
Fonte: Studenti.it
1 marzo 2011