Strage di Castelvolturno, i silenzi del sindaco


Nigrizia.it


A due anni dalla strage dei sei africani, manifestazione sul luogo del delitto. E duro attacco da parte delle associazioni contro l’amministrazione rea di non stare dalla parte delle vittime. Per la felicità della camorra.


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Strage di Castelvolturno, i silenzi del sindaco

Si sono trovati ieri mattina alle 11 sul luogo del delitto. Al confine tra la provincia di Caserta e quella di Napoli. In territorio di Castelvolturno. A due anni dalla strage (18 settembre 2008) dei sei africani. Centinaia di persone che fanno parte del Movimento dei Migranti e dei Rifugiati, dell'Associazione Black and White , dell'Associazione Jerry Masslo, della Caritas, della Casa Rut, dell'Associazione dei Senegalesi di Caserta, del Centro Sociale Autogestito ex canapificio- Centro Sociale Depistaggio (BN) , dei Comboniani- Centro Pastorale Giovanile degli Scout, dei Missionari di Castel Volturno, dei Padri Sacramentini degli Studenti Medi.
 
Una presenza anticipata da un comunicato degli organizzatori, assai duro nei confronti delle autorità locali.
 
"Sono passati due anni dalla strage razzista di Castel Volturno dove sei migranti ed un italiano furono trucidati dai mitra della camorra del gruppo di Setola. Dopo due anni, sul luogo della strage finalmente sarà impiantata una scultura commemorativa simbolo della lotta al razzismo e la camorra.
 
Una strage di innocenti dove per la prima volta agli assassini viene contestata l'aggravante dell'odio razziale La camorra voleva mostrare la sua ferocia al fine di sottomettere e terrorizzare l'intera comunità africana. Spagnuolo (uno dei killer divenuto collaboratore di giustizia) fa emergere che dovevano essere uccisi tutti gli immigrati che si trovavano casualmente sul posto e nell'udienza del 10/06/2010 afferma che, quando al'indomani della strage, apprende che i 6 cittadini ghanesi trucidati erano innocenti lavoratori e chiede spiegazioni, gli viene lapidariamente risposto da Granato, il killer che aveva indicato di sparare alla sartoria: "Setola voleva i neri, e io gli ho dato i neri" .
 
KWADWO OWUSU WIAFE – IBRAHIM ALHAJI -KARIM YAKUBU (AWANGA)
KUAME ANTWI JULIUS FRANCIS- JUSTICE SONNY ABU-ERIC AFFUN YEBOAH

 
La loro morte non è stata invano e la loro memoria ci rende più forti e determinati nelle nostre lotte.
Una scultura simbolo di fratellanza li ricorderà colmando un colpevole vuoto istituzionale e le "dimenticanze" delle varie amministrazioni succedutesi su questo territorio nell'onorare degnamente le vittime della strage. Riteniamo infatti sia per noi doveroso ricordare il sacrificio di chi è caduto innocentemente sotto i colpi della violenza camorrista e razzista e il coraggio di chi ha denunciato e non ha abbassato la testa.
 
Ciò che in questo anniversario ci indigna e getta fango su Castel Volturno sono le affermazioni del primo cittadino che ritiene «improbabile l'allocazione della scultura commemorativa della strage (…)» ed invita «le associazioni a rinunciare, probabilmente, di ricordare bande criminali». Ci chiediamo come sia possibile che a due anni di distanza tra la camorra più spietata da una parte e le vittime innocenti dall'altra, il sindaco Scalzone ancora rinunci a schierarsi dalla parte delle vittime!
 
Dopo la strage nulla è cambiato: i migranti continuano ad essere facili bersagli, ad essere sfruttati nelle campagne e nell'edilizia, le forze dell'ordine continuano a fermare lavoratori alle 4 di mattina alle rotonde o negli autobus scambiando le vittime dello sfruttamento con i criminali, ottenere il permesso di soggiorno diventa sempre più complicato e difficile".

Fonte: Nigrizia

18 settembre 2010, aggiornato al 19

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