Siria, infuriano combattimenti tra esercito e ribelli. Missione Onu ancora ferma
NEAR EAST NEWS AGENCY
Si intensificano gli attacchi dei ribelli, sempre meglio armati. Un inviato dell’Ansa scampato ad attentato a Deraa. La Croce Rossa entrerà in quartieri Homs bombardati.
Rimarranno anche oggi nelle loro basi gli osservatori dell'Onu, incaricati di monitorare il cessate il fuoco nel paese e gli altri punti del piano dell'inviato speciale Kofi Annan. E non si sa quando riprenderanno la loro attivita'. Era stato ipotizzato che i caschi blu sarebbero rimasti inattivi fino al ritorno in Siria del capo missione Robert Mood, previsto nelle prossime ore, ma la notizia e' stata smentita.
Tutto cio' mentre nel paese infuriano i combattimenti tra l'esercito e i ribelli armati. Proseguono anche i bombardamenti da parte dell'artiglieria governativa dei quartieri di Homs e di altri centri abitati dove si nascondono gli insorti.
Questi ultimi hanno intensificato i loro attacchi, grazie alle armi che evidentemente ricevono dai trafficanti dal Libano, Turchia e, forse, dalla Giordania, infliggendo perdite in numero crescente alle truppe regolari. Intanto i civili intrappolati tra due fuochi in alcuni quartieri di Homs, la roccaforte della ribellione sunnita contro il regime alawita (sciita) al potere, dovrebbero essere evacuati grazie all'intervento del Comitato internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa siriana. Gli operatori umanitari potranno entrare nei rioni – Khaldiye, Qarabis, Qusur, Jurat Shiyah – grazie al via libera dato dalle autorità di Damasco e dai rappresentanti del cosiddetto "Esercito libero siriano", formato in prevalenza da militari disertori e che ha il suo comando in Turchia.
Nel paese ieri si sono registrare altre vittime, inclusi alcuni civili. Un attentato compiuto da ribelli ha coinvolto anche un convoglio dell'agenzia di stampa italiana "Ansa", mentre lasciava la citta' di Deraa nel sud. L'inviato Claudio Accogli ha riferito che l'esplosione di un ordigno nascosto lungo la strada ha causato la morte di uno degli agenti di polizia che scortavano il convoglio.
Fonte: http://nena-news.globalist.it
21 Giugno 2012