“Si impara da piccoli ad essere grandi”
Alessandra Tarquini - Vis
Eugenio Garavini, il Capo Nazionale dell’Agesci traccia un bilancio del centenario dello scoutismo.
Il 2007 è stato l’anno del Centenario dello Scoutismo. Prima che le candeline sulla torta si spengano definitivamente Perlapace.it fa il bilancio di questo grande evento con Eugenio Garavini, il Capo Scout Nazionale dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani. Durante questo intenso anno di celebrazioni insieme alla Capo Guida Nazionale ha girato in lungo e in largo la penisola partecipando ad oltre 120 incontri all’insegna dello slogan coniato per l’occasione “One World, One Promise- un mondo una promessa”.
Un anno di festeggiamenti per i 100 anni dello Scoutismo. Come è andato il Centenario?
Dal punto di vista degli eventi abbiamo avuto una grande visibilità, come mai era accaduto prima.
Ci sono stati grandi eventi in Italia e nel mondo che hanno raccolto una straordinaria attenzione internazionale. In Italia tutto è cominciato con il 20 maggio con l’iniziativa “Tutti in piazza”, poi il primo agosto il rinnovo della promessa e poi il grande raduno “Jamboree” in Inghilterra con oltre 40 mila scout da tutto il mondo. Ci sono stati poi centinaia di eventi piu’ piccoli sia nel nostro paese sia nel resto del mondo. Tutto ha contribuito a migliorare il rapporto con i territori dove gli scout sono presenti. Inoltre l’iniziativa tutta italiana “100 piazze per Baden Powell” – che invitata tutti i comuni a dedicare nell’anno del centenario un luogo al fondatore dello scoutismo